Musica "Maestro": dodici passaggi per far gol
L'azione che si è sviluppata portando al gol di Dorgu potrebbero essere indicativi di quello che sarà il gioco del nuovo Lecce di Giampaolo
Venezia-Lecce è ormai agli archivi. La prima partita di Giampaolo sulla panchina dei giallorossi ci lascia un risultato pesante ed alcune note positive. L'uno a zero di Dorgu è arrivato dopo 70 minuti di ottimo Venezia, calato solo grazie alla lettura della partita del tecnico giallorosso che ha schierato la difesa a tre uomini.
I dogmi di Giampaolo
Non solo, perché come sappiamo, Giampaolo è un "giochista". In conferenza, il tecnico aveva confermato la volontà di dare un nuovo abito al suo Lecce, fatto di maggior fraseggio e possesso palla.
E se questo nuovo abito non lo abbiamo ancora visto per ovvi motivi, tra cui il poco tempo a disposizione, ne abbiamo potuto scorgere un disegno di quello che potrebbe essere.
Si, perché il gol di Dorgu nasce da un recupero del pallone che ha portato all'impostazione dal basso di Falcone, con una uscita palla a terra dalla difesa, passaggi di prima a superare il pressing degli avversari per poi arrivare sui piedi di Dorgu.
La ricostruzione del gol
Ma andiamo per gradi. I dettami di Giampaolo sono il recupero della palla in pressing e la costruzione dal basso. Ecco allora che al 69' minuto un lancio lungo del portiere del Venezia si trasforma in una palla recuperata da Baschirotto oltre il cerchio di centrocampo, che smista a Gallo. Uno, due, tre, quattro e la palla viene passata da Coulibaly a Falcone.
Ecco che comincia la famosa costruzione dal portiere. Falcone si ferma, guarda l'uomo libero e serve Gaby Jean alla sua sinistra. Parte il pressing dei veneti. Rafia accorcia, viene servito e chiude l'uno-due con la palla che finisce a Gallo, che di esterno offre a Ramadani che chiude un altro triangolo, di fatto uscendo da una situazione scomoda e lanciando il terzino sinistro in profondità.
Il resto è storia. Gallo galoppa sulla fascia sinistra ed offre a Dorgu una palla al bacio che deve solo insaccare. Zero a uno e sprazzi di futuro.