Sarri: "Ci siamo spenti improvvisamente. Cori razzisti? Dalla panchina non ho sentito nulla"
DELUSIONE
Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa al termine di Lecce-Lazio. Queste le parole del tecnico biancocelesti.
“Abbiamo fatto un bell'approccio alla partita con qualità, concedendo nulla. Qualche avvisaglia c'era nel primo tempo quando ci siamo abbassati un po' troppo. Nel secondo tempo abbiamo innescato una forte reazione degli avversari perdendo tanti palloni. Una partita iniziata ad alto livello qualitativo e finita a un bassissimo livello di intensità mentale. Avevamo la sensazione di aver ridotto questi momenti di passività mentale ma oggi sono tornati fuori”.
“Cori razzisti? Mi sembra strano nei confronti di Banda, perché quando c'è stata l'interruzione era fuori dal campo. Dalla panchina non ho sentito nulla. Probabilmente dalla nostra zona di campo era predominante il coro per Umtiti. Non vorrei che fossero associati certi atteggiamenti ai tifosi della Lazio che sono rappresentati dalla maggioranza e non dalla minoranza”.
“L'inerzia della squadra era negativa, anche dopo il 2-1 non abbiamo avuto una grandissima reazione. Diamo l'impressione di avere un potenziale superiore ma lo sprechiamo sempre per gli stessi motivi”.
“Il calo fisico è un alibi che non va dato a nessuno. Noi ci siamo spenti in maniera improvvisa. Non parlerei mai dell'aspetto fisico per giustificare una sconfitta”.
“Pedro al posto di Felipe Anderson? Dava la sensazione di essere vivace. Volevo sfruttarlo nella parte iniziale della partita”.
“Il Lecce era aggressivo sin dall'inizio, ma all'inizio riuscivamo a mandare a vuoto la loro aggressività, poi l'abbiamo subita. Per caratteristiche siamo una squadra che corre tanto ma non ha accelerazioni devastanti. Questa è la squadra che corre di più fra quelle che ho allenato negli ultimi otto anni".