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E se fosse Gallo la soluzione per l’out di sinistra?” Diciamoci la verità, ieri a fine partita, smaltita l’adrenalina per il 2 a 2 di Pablo Rodriguez e la rabbia per i primi 70 minuti di nulla giocati dal Lecce, tutti abbiamo pensato la stessa cosa, chiedendoci perché non abbiamo visto in campo prima d’ora il terzino palermitano Ripercorrendo a ritroso la storia del laterale difensivo classe 2000, possiamo ricordare come il ragazzo sia arrivato a Lecce con tanti buoni propositi, visti gli ottimi trascorsi con la Primavera del Palermo, con la quale è stato eletto anche miglior terzino della categoria. Certo, in Serie A non era facile farlo esordire, soprattutto per una neopromossa che doveva battagliare in ogni campo alla ricerca di punti salvezza. Antonino Gallo, quindi, a gennaio è stato mandato in prestito al Francavilla ed alla fine ha disputato 8 partite in Serie C, complice anche il blocco del campionato causa Covid-19.   In questa stagione Gallo sembrava dovesse partire nuovamente in prestito, dato che il Lecce disponeva già di due terzini sinistri, quali Zuta e Calderoni. In realtà, nel mercato estivo non sono arrivate offerte concrete per il ragazzo che ha deciso, di comune accordo con la società, di restare nel Salento, provando a ritagliarsi il suo spazio. Ieri, dopo tante panchine consecutive, è arrivata la chance che Gallo aspettava da diversi mesi. Il terzino è entrato in campo ed ha disputato 17 minuti di grande intensità, spingendo con veemenza ed arrivando al cross con facilità. Adesso, ovviamente, non è il caso di caricare di responsabilità un ragazzo giovane ed alle prime partite tra i professionisti, ma l’augurio è quello di vedere Gallo ancora con la maglia del Lecce nel girone di ritorno, con la società che potrebbe toglierlo definitivamente dal mercato. Il ragazzo ha stoffa e personalità ed ha bisogno di spazio per dimostrare a tutti le sue qualità. I giallorossi, come ripetuto spesso dal presidente Saverio Sticchi Damiani, hanno iniziato un nuovo corso basato sui giovani ed il terzino siciliano può diventare uno dei simboli della politica societaria del Lecce. Il classe 2000, insieme a tanti altri ragazzi arrivati in questa stagione, rappresenta il futuro di questa squadra, una compagine che con i giovani ha sempre avuto un grande feeling.
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