Dal 19 marzo al 19 marzo, da Parma a Firenze: la sosta salva il Lecce. Nel 2022 poi ci fu lo sprint
Una particolare coincidenza: nel 2023 come nel 2022?
Scherzo del destino o semplice coincidenza?
Il Lecce arriva alla sosta quasi in ginocchio, reduce da 4 sconfitte consecutive: la peggiore striscia stagionale. A Firenze, forse per la prima volta (anche per merito degli avversari), è sembrato palese un calo fisico dei giallorossi, sfiniti ancor prima del novantesimo.
Basti pensare che ha dovuto sventolare bandiera bianca per crampi (addirittura al 77esimo) Gendrey, un motorino che è sempre sembrato inesauribile.
Benedetta sosta allora: il Lecce avrà due settimane per ritrovarsi.
Facendo mente locale, sembra un flashback. I giallorossi lasciano il Franchi con l'amaro in bocca il 19 marzo 2023, come salutarono il Tardini il 19 marzo 2022.
Facendo un passo indietro nel tempo, quella pausa fu tanto dolorosa a livello nazionale (l'Italia perse con la Macedonia) quanto preziosa per i salentini.
La squadra di Baroni veniva da 4 partite senza vittorie, proprio come questo Lecce; in B furono 4 pareggi, in A, dove il livello è più alto, 4 sconfitte.
In quella striscia di gare, la formazione del tecnico toscano agguantò all'ultimo minuto il pari contro Perugia e Cosenza, per poi non calciare mai in porta a Parma, dove finì 0-0.
Un momento duro della stagione, ma dopo la sosta cambiò tutto. Il Lecce ritrovò Di Mariano e mise Blin al centro del villaggio, vincendone 5 su 7 e raggiungendo l'obiettivo.
In fin dei conti, il Lecce di Baroni è sempre stato così: momenti esaltanti e situazioni difficili.
Nella stagione 2021-22 ci furono due mini-cicli di crisi, ovvero l'inizio di stagione e il mese di marzo.
Nella stagione 2022-23…idem.
Semplice coincidenza? Si spera di no, a questo punto. Nella scorsa annata, i salentini inserirono la quinta sin da subito per scalzare le rivali e volare in classifica. A questa squadra, visto il margine di vantaggio ed il livello della lotta per non retrocedere, basterebbe anche la terza.