Lecce-Parma decisa dalle (mancate) sostituzioni

Molti allenatori affermano che le sfide di calcio somigliano sempre più a delle partite a scacchi, nelle quali è importanti compiere le mosse giuste. Il Lecce ed il Parma ieri hanno dato vita ad una gara bellissima, con un risultato rocambolesco ed imprevedibile fino all’ultimo minuto.

A condizionare il match sono state le scelte degli undici in campo e del direttore di gara ma anche quelle dei due allenatori, che hanno stravolto la gara con le sostituzioni. Per il Lecce, con il senno di poi, i cambi hanno inciso negativamente, mentre per il Parma sono stati decisivi per conquistare il pareggio in pieno recupero.

In casa giallorossa 

Gotti ha scelto di inserire Pierret e Banda a 25 minuti dal termine; Rafia e Pierotti 10 minuti dopo; Pelmard a 5 minuti dalla fine del match. Quando Ramadani ha capito di dover abbandonare il terreno di gioco si è lasciato andare ad uno sfogo esagerato, mandando a quel paese il proprio allenatore con gesti plateali. 

Gotti, dal canto suo, ha scelto di non sostituire Krstovic nel finale, lasciandolo in campo nonostante si vedesse chiaramente che fosse stremato. L’attaccante montenegrino non ha ripagato la fiducia del proprio tecnico, vanificando ben tre ripartenze e sprecando a più riprese il colpo del ko.

In casa gialloblù

Pecchia, al contrario del suo collega, è stato impeccabile nei cambi, salvo la mossa Cancellieri. L’esterno d’attacco, infatti, ha lasciato in 10 la squadra a causa di un intervento da ultimo uomo nei confronti di Dorgu. L’ex Lazio, a dire il vero, era stato protagonista anche qualche minuto prima, dato che ha contribuito all’espulsione di Guilbert. Il terzino francese lo ha colpito stizzito proprio all’inizio della ripresa.

Gli ingressi di Almqvist, Hainaut ed Anas, invece, sono stati determinanti in senso positivo. I primi due hanno siglato le reti del pareggio mentre il terzo ha fornito l’assist vincente per il gol del definitivo 2 a 2. Insomma, meglio di così non poteva certamente andare.