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Il passaggio di Dusan Vlahovic dalla Fiorentina alla Juventus in poche ore ha conquistato l’apertura di tutti i notiziari nazionali, diventando top trend sui social, in Italia e non solo.

Sul centravanti serbo, in seguito alla sua decisione di non rinnovare con i viola, si è scatenata una vera e propria asta europea a suon di milioni di euro.

Ad uscirne vincitrice, a meno di colpi di scena, la società bianconera, con un esborso economico monstre. Quanto? C’è chi dice 67+bonus e chi controbatte 75; numeri, insomma, da capogiro per un giovanissimo classe 2000 con la media di quasi un gol a partita.

I viola battono cassa, mandando in porto una plusvalenza storica, nel segno di Pantaleo Corvino.

Fu proprio il responsabile dell’area tecnica del Lecce a scoprire Vlahovic, scommettendo su di lui un milione e mezzo di euro in favore del Partizan Belgrado nel 2018.

“Avevano messo gli occhi su di lui il Borussia Dortmund, l'Atalanta e altri club importanti. Però, alla fine, ebbi la meglio e convinsi tutti a spendere 1,5 milioni di euro per quel ragazzo che non poteva venire subito a Firenze. Da minorenne ed extracomunitario non poteva essere tesserato a gennaio. Così concordammo di riconoscergli uno stipendio più alto nella stagione successiva. Tra lo scetticismo di molti, sia per i costi che perché avevo occupato il posto da extracomunitario per uno sconosciuto.
Oggi per me il suo valore è inestimabile, ma il prezzo lo fa chi vende.“

Il prezzo lo ha fatto Commisso, che nell’estate del 2019 scaricò proprio Corvino aprendo un nuovo ciclo, ma che ad anni di distanza ne raccoglie ancora i frutti.

Vlahovic alla Juve è una plusvalenza da manuale, firmata da un grande scopritore di talenti come l’uomo mercato del Lecce.

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