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Kevin Bonifazi, nuovo difensore del Lecce, è stato presentato in conferenza stampa da Stefano Trinchera.

Stefano Trinchera presenta Kevin Bonifazi

Aggiungo un passaggio su Helgason: sarà fuori lista almeno fino a gennaio. Bonifazi è un giocatore navigato che arriva con la formula del prestito con diritto di riscatto. Kevin ha fatto un sacrificio economico pur di accettare il nostro progetto. Lecce è la piazza ideale per un calciatore, che tra l'altro ha già dimostrato il suo valore con mister Gotti a Udine.

Kevin Bonifazi si presenta

Con che spirito ti approcci a questa avventura?

L'operazione è stata abbastanza veloce perché gli intenti erano chiari. Ho fatto con piacere uno sforzo economico perché ci credo, credo nel progetto. Stimo molto umanamente mister Gotti, è stato un anno particolare anche a causa del covid. È stato un bel anno ma ha avuto le sue difficoltà, ho apprezzato il suo equilibrio. Poi sotto l'aspetto calcistico lo stimo molto, esprime bene i concetti. Credo che in un gruppo come il nostro serva un allenatore di questo calibro.

Dopo la sosta ci sarà il Torino.

Ho giocato tre anni lì. Oggi il Torino ha un livello alto. Oggi non sto benissimo, non a livello fisico, bensì di condizione. Arrivo da un percorso riabilitativo, quindi la sosta arriva nel momento giusto. Abbiamo impostato bene il lavoro per poter arrivare ad una condizione dignitosa col Torino. Non credo di arrivarci al 100%, ma all'85 si. Gotti oggi mi ha fatto una battuta, sa perfettamente cosa gli posso dare.

Kevin Bonifazi

Che ricordi hai di Lecce?

Lo stadio è caldo e positivo. Ho sempre visto un bel atteggiamento di unione. Per noi è una marcia in più. Quando c'è da soffrire il clima fa la differenza. Questo deve essere il nostro percorso. Con equilibrio si può raggiungere l'obiettivo.

Che idea ti stai facendo di questa Serie A?

Sicuramente dopo la sorpresa Sassuolo dello scorso anno non si può stare tranquilli. Secondo me c'è meno disparità fisico atletica. L'anno scorso sono stato testimone di un Bologna straordinario. Oggi non c'è una partita scontata. Prima il gap era netto, oggi la Serie A è più divertente.

Quanto c'è di Gotti in questo Lecce?

Conosco bene il mister e credo ci siano ancora margini, ma dico che lo spirito della gara col Cagliari vale tantissimo. Ho vissuto il gruppo solo tre giorni ma la partita col Cagliari è la dimostrazione migliore. L'unità si dimostra nella difficoltà. Siamo stati tutti a soffrire. Il gruppo ha dato una dimostrazione importante, c'è grande spirito di sacrificio.

Perché hai scelto Lecce?

L'allenatore è stato un fattore chiave. So bene che persona è Gotti e il fattore umano è più importante di corsa e tecnica. Lo stimo molto. Poi la società è seria, se dà una parola è quella. Non ci son mai stati problemi nella trattativa, il club è serio. E poi lo stadio... fa la differenza.

Perché la maglia numero 21?

Era il primo libero.

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