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Sarà che la promozione in A dopo tanti anni ci ha ammorbidito il cuore, sarà anche che la salvezza quasi sfiorata dello scorso anno ci ha fatto credere che questa squadra, la nostra piccola squadra, fosse imbattibile, non tanto sul campo, quanto nell’animo, nei suoi interpreti, nei suoi giocatori più rappresentativi, quelli che nei momenti di sconforto hanno preso in mano la truppa, guardato l’orizzonte e non abbandonato la nave che prendeva acqua da tutte le parti. Sarà per questo o, forse, per altri centinaia di motivi se, questa mattina, facciamo fatica a non ricordare ciò che Jacopo Petriccione è stato per il nostro Lecce. Il numero 4 giallorosso ha firmato per il Crotone, ha lasciato il Salento per la Serie A, ma no, non abbiamo nessuna forma di rancore nei suoi confronti. La sua scelta è legittima, cosi come è giusto che si giochi ancora le sue carte nel massimo campionato italiano, torneo nel quale ha dimostrato di saper giocare con qualità e tecnica. Jacopo se ne va. È il primo dei tre big a salutare, sebbene probabilmente in molti pensavano che sarebbe stato l’unico dei tre a restare. La chiamata dei calabresi è stata troppo forte, la voglia di giocare ancora in determinati stadi, contro grandi campioni, questo ha cambiato le carte in tavola, facendogli prendere tale decisione. Le cifre dell’operazione non sono ancora note ma di sicuro si tratta di una plusvalenza per le casse dell’Unione Sportiva Lecce e, di questi tempi, male non fa. Con lui se ne va un pezzo di centrocampo, uno dei simboli della squadra di Liverani e anche un giocatore duttile, capace di svolgere al meglio le due fasi e di giocare sia da mezzala che davanti alla difesa. Il gol allo Spezia il giorno della promozione in Serie A, insieme alle tante giocate, ai tanti abbracci, all’impegno ed all’attaccamento ad una maglia e ad un popolo che fin da subito lo ha adottato, hanno reso Petriccione uno degli idoli della tifoseria giallorossa che, adesso, si sente smarrita, quasi tradita da questa scelta. Non sarà, però, una cessione, seppur dolorosa, a cancellare tutto quello che c’è stato. Petriccione va via dal Lecce, ma non dal cuore dei leccesi. La città salentina, in realtà, sarà sempre casa sua. Ed allora in bocca al lupo Jacopo e quando te lo chiederanno, di’ pure loro che vieni dal Salento, una terra magica che sa rendere omaggio a chi la onora.
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