Pari meritato, primo tempo regalato e scelte iniziali discutibili
Fiorentina-Lecce 2-2: l’editoriale di Marco Marini
Risultato insperato ma alla fine meritato, prestazione rivalutata e partita dai due volti.
Questo è stato il Lecce a Firenze, in una gara che l'ha visto recuperare il doppio svantaggio dopo una prima frazione di gioco in cui praticamente non ha partecipato. Quarantacinque minuti regalati agli avversari (in pochi possono permetterselo in A ed arrivare indenni alla fine) a causa di scelte iniziali discutibili e che si sono rivelate sbagliate, così come contro la Lazio.
La Fiorentina, fortunata nel trovare dopo tre minuti il primo gol, ha capito subito che il centrocampo del Lecce avrebbe concesso molto e così è stato: sempre in ritardo nel trovare le marcature e intasare le linee di passaggio dei viola, continuamente secondi sulle palle sporche, incapaci di aggredire, rubare palla e di conseguenza ripartire. E se non riparti non impensierisci, è tutto concatenato. La prova sottotono di tutto l'undici è da addebitarsi (e sono due partite che il campo dice questo) all'incompatibilità attuale di Rafia e Gonzalez schierati contemporaneamente. Il centrocampo è una cosa seria e deve funzionare, costi quel che costi; i due per caratteristiche in questo momento non possono giocare insieme, forse più in là. Adesso o uno o l'altro, insieme no, troppo leggeri. È vero che sono bravi nella fase di impostazione, ma è altrettanto vero che non lo sono in quella di non possesso, il risultato è che il centrocampo non aggredisce compiutamente, che Ramadani è sovraesposto perchè non può tamponare ovunque e se lui “salta” i centrali difensivi vengono presi in velocità; mettici anche che esistono gli avversari e la Fiorentina è una squadra molto tecnica, rapida ed il quadro è completo. Il Lecce è andato sotto di due gol e sarebbero potuti essere di più, senza aver mai tirato verso la porta avversaria. Capiamo che non si sia voluto rischiare Kaba dal primo minuto perchè è arrivato da poco, capiamo anche che si voglia dare seguito all'esperimento Gonzalez/Rafia ma non capiamo il perchè non possa giocare Blin dal primo minuto accanto a Ramadani, è stato così anche con Baroni (il mediano francese ha fatto le fortune di Hjulmand, sia in B che in A) finchè il buon Marco non capì, dopo averli provati tutti, che Blin in campo era meglio di Blin in panchina. Lo capirà anche D'Aversa? Speriamo!
Fortunatamente il tecnico abruzzese, anche contro la Fiorentina, ha dimostrato di non fossilizzarsi e già all'intervallo ha iniziato con le sostituzioni: paradossalmente è bastato inserire Kaba al posto di Gonzalez che il centrocampo del Lecce ha recuperato vigore, che Ramadani non era più solo contro tutti e la squadra ha iniziato a ritrovare le misure della pressione. Gol di Rafia ed è iniziata un'altra partita che per tutto il secondo tempo ha visto un Lecce capace di ribattere colpo su colpo, di iniziare a vincere i duelli e di rendersi pericoloso fino al pareggio siglato dal nuovo arrivato Krstovic, dopo circa un minuto e mezzo dal suo ingresso in campo. Il centravanti è tutto da scoprire, per adesso un ben arrivato nel Salento.
Ricapitolando: il pareggio conquistato a Firenze è grasso che cola, forse vale più di un punto, forse anche di tre, considerando i valori dell'autostima e della crescita del gruppo, analizzando che la squadra è ancora incompleta (tre nuovi acquisti sono rimasti a Lecce ad allenarsi) ed ha innesti inediti in ruoli chiave; ribadiamo però che regalare un tempo e due gol agli avversari per cocciutaggine è una pratica che sarebbe meglio non si riproponesse, soprattutto quando si hanno le armi per evitare che accada.
Quattro punti contro Lazio e Fiorentina testimoniano che il Lecce è sulla strada giusta, che D'Aversa ha instillato nei suoi ragazzi la capacità di non mollare, di non abbattersi al cospetto delle difficoltà e siamo sicuri che già dalla prossima partita, da tecnico intelligente qual è, trarrà le opportune conclusioni da quanto ha detto il campo, apportando le necessarie modifiche in modo da non incappare più in prime frazioni di gioco completamente in balia degli avversari a causa di scelte negli undici che oggi non trovano riscontro.
La prossima sarà al Via del Mare contro la Salernitana, il percorso di crescita è già iniziato e continuerà.