Nessun limite, solo orizzonti
Nessun limite, solo orizzonti. Potrebbe sembrare una frase scontata, di quelle pronunciate dal politico di turno durante un suo comizio e sfruttate nelle pubblicità per venderci questo o quel prodotto.
In realtà, però, dietro queste quattro parole si cela il mondo Lecce o, meglio, quello che questa squadra sarà in futuro.
Nessun limite. La truppa di Corini non deve pensare di averne, seppure ancora sembri che l’ingranaggio vada oliato di più, come se i miglioramenti evidenti che ci sono stati non lo abbiano reso del tutto perfetto.
Il gol subito rappresenta la solita doccia fredda, l’errore che si paga a caro prezzo e che mette la partita su binari sbagliati, dai quali poi bisogna scendere per ripartire verso la giusta direzione.
Sarebbe bello vedere questa squadra non subire gol per più partite, soffrendo poco e dimostrando equilibrio. Ecco, se c’è ancora un chiaro limite è proprio la mancanza di equilibrio, sebbene ci siano stati passi avanti importanti rispetto alle ultime prestazioni.
Solo orizzonti. Con una squadra con tanti giovani in rosa non si può non pensare che il futuro sia roseo e che, guardando più in là del nostro naso, il domani possa essere ancora più promettente di oggi.
Certo, c’è da lavorare e la gioventù dà e toglie con facilità disarmante, indi per cui servirà avere sangue freddo e mentalità vincente, quella che possono trasmettere i senatori di questo gruppo, coloro i quali hanno già vinto questo campionato.
Adesso alcuni sono criticati e si dice che le loro panchine stiano fruttando al Lecce punti importanti. A dire il vero, non ci stancheremo mai di dirlo, per vincere i campionati serve un gruppo composto da 24 giocatori pronti a dare l’anima per i propri compagni e l’esultanza al gol di Meccariello ieri è la dimostrazione che pian piano questi ragazzi stanno imparando a conoscersi e ad apprezzarsi.
La squadra di Corini è in crescita ed ha ampi margini di miglioramento che lasciano ben sperare per il futuro. Adesso ci aspetta un’altra gara complicata, su di un campo storicamente ostico. Bisognerà guardare avanti, isolarsi dai risultati delle contendenti e pensare solo alla propria corsa.
Nessun limite, solo orizzonti: c’è solo un modo per arrivare in alto.
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