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Dopo aver appreso che Assan Ceesay, punta dello Zurigo, avrebbe indossato la casacca giallorossa nella prossima stagione di serie A, abbiamo contattato David Sesa, attualmente a Zurigo, profondo conoscitore del calcio elvetico ed ex giocatore del Lecce per chiedere qualche informazione, anche tecnica, sulla punta gambiana.

Ricordiamo che il ventottenne è stato il vicecapocannoniere del campionato elevetico con venti gol in 32 partite più dieci assist, oltre ad essersi laureato campione proprio con lo Zurich nella Super League svizzera, l’equivalente della nostra serie A.

David ha seguito il Lecce nell’ultima Serie B?

“Si, in realtà lo seguo da sempre, da quando nel ’98 il direttore Pantaleo Corvino mi portò nel Salento; sono rimasto molto legato alla maglia giallorossa ed anche ai tifosi del Lecce. Ho ancora tantissimi amici lì, con i quali mi sento e mi vedo ogni qualvolta ho l’opportunità di scendere.

In questa stagione ho visto diverse partite ed ho apprezzato il modo di stare in campo della squadra di Baroni, vincere il campionato è stata una grande soddisfazione.”

Segue anche Super League ed in particolar modo lo Zurigo?

“Certamente. Lo Zurigo è una formazione titolata in Svizzera, ma quest’anno non partiva con i favori del pronostico, invece, proprio come il Lecce e ci sono sicuramente delle analogie tra le due squadre, è riuscita a vincere lo scudetto. Testimonianza questa che se si lavora in un certo modo si possono raggiungere ottimi risultati.

Che ci dice di Ceesay?

“È una prima punta forte fisicamente ma nello stesso tempo agile e veloce, soprattutto in progressione. Tutto mancino, è dotato di buona tecnica individuale che gli consente di girarsi rapidamente anche nello stretto.”

Qual è la caratteristica del ragazzo che l’ha colpita di più?

“Non dà punti di riferimento, ama venire incontro, allargarsi, scambiare e poi grazie alla velocità di cui è dotato buttarsi in area di rigore cercando di battere sul tempo il difensore. Non è egoista, riesce a fornire assist al compagno piazzato meglio ma la dote forse migliore è la generosità. Non si ferma mai ed è sempre pronto ad una corsa in più per aiutare. È dotato anche di un buon colpo di testa.”

Da quanto tempo lo seguiva il Lecce?

“Esattamente non posso dirlo ma almeno da tre mesi, se non di più. Chiaramente quando il campionato è in bilico e non sai se nella prossima stagione farai la serie B o la serie A, mantenere i contatti non è semplicissimo. Corvino e Trinchera in questo sono stati bravissimi, perchè il ragazzo era seguito anche da altre formazioni europee ed italiane.”

Riuscirà ad imporsi nel campionato italiano?

“Devo dire che lo Zurigo ha vinto il campionato anche grazie alla completa maturazione ed all’exploit di Ceesay. Lui ha giocato anche a Lugano, quindi parla un po’  l’italiano e lo capisce. Per me non avrà problemi ad ambientarsi, aiutato anche dal fatto che in Italia i ritiri sono più lunghi e lui così avrà modo di farsi conoscere da Marco Baroni.”

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