Trevisani: "Rigore una vergogna per il gioco del calcio. Poi i bambini dell'Udinese.."

Nella consueta puntata del lunedì sera di “Fontana di Trevi”, format streaming di Cronache di Spogliatoio con Giuseppe Pastore e Riccardo Trevisani, si è parlato della partita Lecce-Udinese, non solo per parlare del rigore inesistente assegnato dal VAR ma anche della diatriba sul dischetto tra Lucca e Thauvin.

Le parole di Pastore

Dicevamo di un calcio, di un'epoca in cui succedono cose strane, stupide, anche anarchiche. Ma non l'anarchia che abbiamo studiato a scuola, portatrice anche di pensieri importanti, ma un'anarchia stupida, il caos, quella cialtrona, come quella di Lecce. 

Aperta da una demenziale collaborazione arbitrale Bonacina-Guida, sublimata da questo incredibile teatrino dell'assurdo in cui abbiamo un attaccante che fa quello che fa perché vuole arrivare in doppia cifra, che lo tormenta. 

Sa che il compagno di squadra, rigorista designato, ha sbagliato due rigori su due, e allora calpestando qualunque gerarchia dice “Tiro io”.

Cos'ha detto Trevisani?

Cominciamo dall'inizio: il rigore è una vergogna per il gioco del calcio. Una vergogna! Mi dispiace perché ho difeso Guida in Como-Juventus. Rigore di Parma-Bologna? Per me è sbagliato. 

Non sono d'accordo con Guida nell'occasione di Bonacina, non c'entra niente, non è rigore. Non è cosa da VAR, non è rigore, non è nulla di nulla. Mi dispiace perché è uno dei sei-sette che stimo.

Io però scene come quella di Lucca ne ho viste tante, ma nessuna è durata 5 minuti e 37. Lo abbiamo visto in cinquemila calci di rigore, non dura 5 minuti e 37. Lucca tira e poi succede quello che succede, non dobbiamo fare 5 di recupero perché i bambini dell'Udinese vogliono “fare quello che je pare”. 

Lucca ha fatto una cosa che non doveva fare, ha fatto una cosa non bella, ma secondo me hanno sbagliato anche tutti gli altri tranne Runjaic.