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Il pianeta Lecce e il pianeta Marchwinski, è piuttosto evidente, non si sono ancora allineati. Il polacco è arrivato in giallorosso, nell'ultima sessione di mercato, tra grandi aspettative. Al momento, però, rimaste ancora tali.

Marchwinski e la fiducia di Gotti

Luca Gotti non serba alcun dubbio sulle qualità tecniche del trequartista, doti che il giocatore – soprattutto nello stretto – ha subito sfoggiato negli spezzoni che gli sono finora stati accordati. Il nodo della questione, semmai, si annida intorno al tema dell’intensità, una stella polare imprescindibile per il tecnico giallorosso. 

Una caratteristica, però, al contempo distante dal modo di giocare del polacco, più sornione che elettrico sul rettangolo di gioco. Sul tasto del ritmo, in questi mesi, sta battendo lo staff tecnico: i primi progressi si iniziano a intravedere, ma gli standard richiesti da Luca Gotti sono ancora distanti. 

Anche per questo la maglia da titolare vestita contro il Sassuolo in Coppa Italia non è stata replicata.

lecce-sassuolo marchwinski ghion

Marchwinski, schegge di Lecce

Eccezion fatta per la partita amichevole giocata con il Nizza, il calciatore polacco si è visto poco e niente. Schegge di Lecce, finora. Nulla di più.

Perché da Acaya, giorno dopo giorno, non sono ancora emerse le risposte attese. Questione di feeling con il credo calcistico del tecnico, non certo di incompatibilità a livello umano. Ma la situazione sembra in qualche modo influire anche sullo stato d’animo di Marchwinski, fino a pochi mesi fa abituato a un ruolo da protagonista indiscusso in campo e nello spogliatoio della sua ex squadra. Tanto che i suoi occhi, in qualche modo, paiono raccontare di una malinconica “saudade”...

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