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Nedo Sonetti, doppio ex sulla panchina di LecceUdinese, ha parlato a La Gazzetta del Mezzogiorno, della partita di lunedì pomeriggio tra i salentini ed i friulani. Questo il suo pensiero: "L’Udinese è una formazione da anni consolidata in A. Il che significa che può contare su calciatori che conoscono molto bene le insidie della massima serie, che sanno come destreggiarsi in un torneo che propone grandissime difficoltà. Elementi del calibro di De Paul, Lasagna, Fofana, per fare solo alcuni nomi, non hanno certamente bisogno di presentazioni”. Sonetti dice la sua anche sul Lecce e sul gioco di Liverani: “Il Lecce, dal canto suo, è una matricola, che ha sin qui fatto il cammino tipico di un complesso che si sta cimentando nel campionato italiano di maggiore prestigio per la prima volta e che, proprio per questo, è soggetto ad alti e bassi: è uno schieramento che dovrà battagliare sino all’ultima giornata per cercare di meritare una sofferta permanenza. Lunedì, però, ai giallorossi serve una vittoria, mentre ai friulani potrebbe andare bene anche un pari. Il Lecce gioca bene ma, nell’arco dei 90′, commette degli errori gravi, a volte inconcepibili, nella fase di non possesso, errori che paga puntualmente a caro prezzo. Del resto, le cifre parlano chiaro ed indicano che l’undici salentino incassa troppi gol. Molti sono frutto proprio di sbagli, che in serie A difficilmente vengono perdonati dai rivali. In quest’ottica, Liverani può solo lavorare e poi ancora lavorare per permettere ai propri uomini di raggiungere standard elevati di attenzione e di concentrazione. Se il problema, invece, è di qualità oppure di fisicità, allora è più complicato risolverlo”. Il tecnico chiude parlando delle ultime sconfitte dei salentini: “Il Lecce ha bisogno di un successo, ma dovrà inseguirlo con la giusta convinzione e con tanta pazienza, senza ansia. Farsi prendere dal nervosismo è l’unico modo per non centrare di certo il risultato. Il Lecce dev’essere consapevole che il suo percorso verso la salvezza è lastricato di sofferenza e che quindi deve mantenere la calma”.
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