Sannicandro: "Giochi del Mediterraneo a Taranto verso il fallimento"
Tuona il direttore generale del comitato organizzatore Giochi del Mediterraneo
Elio Sannicandro, direttore generale del comitato organizzatore, ai microfoni del Nuovo Quotidiano di Puglia conferma i dubbi in merito all'affidamento a Taranto dei Giochi del Mediterraneo.
“A Taranto andate verso il fallimento. Si sta andando incontro al fallimento. Ma non è il comitato organizzatore il problema. Il comitato sta lavorando da quattro anni, ha preparato il dossier ed è già completo. Invece da quando sono arrivati l’attuale Governo e il ministro Fitto, è passato più di un anno e i soldi stanno lì, fermi.
Del commissario si è parlato a inizio d’anno, poi è stato nominato a maggio, sono passati cinque mesi e non si è vista alcuna accelerazione. Verificate chi ha operato con coerenza, dicendo sempre le stesse cose, e chi, invece, ha infilato una contraddizione dietro l’altra in cinque mesi".
Giochi del Mediterraneo: la ricostruzione del direttore generale Sannicandro
“All’inizio il commissario aveva detto: il comitato non c’entra niente, decido io tutto. L’ultimo mese, però, si scopre che il comitato è importante e ora bisogna farlo fuori. In particolare Sannicandro. Ma se mi tiro fuori dal comitato, i Giochi non si fanno. Voi non riportate le cose come stanno. Io non voglio manco essere citato. Non mi considerate più. Anzi, se continua così, sarò io a dare le dimissioni”.
Giochi del Mediterraneo a Taranto a serio rischio
“Location alternative? Può essere. I tempi sono strettissimi. Non ce le facciamo più se non ci sono le idee chiare entro un mese. Tra breve non si può fare più niente. Non si possono fare i miracoli. Io, peraltro, ho dato l’allarme più di un anno fa. Ma voglio capire perché la colpa è mia o del comitato organizzatore. Quale è la colpa del comitato organizzatore? Quale è la criticità? Quella che abbiamo, l’unica, è sulla parte impiantistica. Perché le risorse non sono arrivate. Sono state impegnate ai primi del 2022 dal Parlamento italiano e non sono arrivate. Questo è il fatto”.
Giochi del Mediterraneo: ritardi sui progetti
“Stiamo a litigare. I progetti pronti, tipo lo stadio, sono stati eliminati. Ora vogliono ridurre pure la piscina. Ma come si fa a ridurla? Prima si vuol fare la coperta e poi la scoperta e lo decide chi non ha nessuna competenza. I Giochi del Mediterraneo non si possono fare senza le due piscine.
Ma qualcuno lo ha chiesto? No. Chiedete allora alla federazione nuoto se si può fare un campionato internazionale olimpico con una piscina. Non si può fare. Ribadisco: il commissario deve parlare con noi. Con chi ha competenza. E dubito molto anche sul progetto dello stadio. Si sostiene che si vuole partire nei prossimi mesi iniziando con le demolizioni. Vedremo. Secondo me, il progetto della ristrutturazione dello stadio prima di un anno non è pronto.
Ci accusano sui progetti: ma il comitato fa i progetti? Lo mettessero per iscritto questo. Il comitato, andate a vedere tutti i regolamenti del mondo, organizza gli eventi, dice quali caratteristiche devono avere gli impianti, ma non fa i progetti degli impianti. Non esiste. Li fanno i Comuni. Ricordo che quattro-cinque mesi fa il commissario mandava le lettere ai Comuni e a quello di Taranto ha spedito le diffide per dire: datemi i progetti esecutivi, non ci sono gli esecutivi.
E adesso nelle ultime settimane cosa chiede il commissario? I Dip, i Documenti di indirizzo alla progettazione. Che non sono nemmeno un progetto preliminare. E questa non è una contraddizione? In cinque mesi è cambiato il mondo. Prima i progetti esecutivi, ora vogliono i Dip. Un pezzo di carta".