Falcone: "Sentivamo di poter cominciare bene. L'obiettivo? Magari una salvezza più tranquilla"
Unione Sportiva Lecce: intervista a Wladimiro Falcone
Wladimiro Falcone è stato intervistato dal Corriere dello Sport.
Parata su Immobile
“È stata una parata importante, stavamo perdendo 1-0. Quel gol avrebbe ammazzato la partita e per noi sarebbe stata difficile riprenderla. Bisogna ringraziare mamma che mi ha fatto con il piede grande. Scherzi a parte, è nelle mie caratteristiche parare con i piedi. In quel momento mi sono girato, ho fatto il passetto per coprire più porta possibile e lui mi ha preso in controtempo: d’istinto, in una frazione di secondo, ho allungato la gamba e sono stato fortunato che la palla non sia entrata. E poi...sono stati bravi i miei compagni a ribaltare il risultato”.
Analogia con Monza-Lecce
“Non lo so, non parlerei di analogie. Anche perché in quel caso era un rigore, si trattava della partita della salvezza: è stato fantastico. La gara contro Lazio, invece, era la prima di campionato: bello lo stesso, però il penalty parato a Monza rimane il mio apice con il Lecce”.
Legame con Lecce
“Sin dall’inizio dello scorso anno ho percepito la passione dei tifosi, anche nei miei confronti. E devo dire che sono stato bravo durante l’anno a rassicurarli a suon di prestazioni, ma è stato sempre un crescendo. Poi a Monza ci siamo definitivamente innamorati a vicenda. Quest’estate mi hanno sempre scritto sui social, anche quando ero a Genova: sono contento di essere tornato anche per loro".
Il ritorno
“All’inizio, devo essere sincero, non pensavo proprio di tornare dopo il controriscatto della Samp. Con Trinchera ci siamo sentiti più volte, mi aveva detto che c’era la possibilità di un ritorno e io sono sempre stato entusiasta di questo, ero contento di poter tornare. La speranza non l’ho mai persa, ma c’erano giorni in cui era più alta e giorni più bassa. Alla fine... il lieto fine”.
Super partenza
“Di aspettarmelo forse no, ma arrivando qui ho trovato un gruppo di lavoro ancora migliore di quello dello scorso anno. Anche la partita in Coppa Italia è stata un segnale: non abbiamo mai sofferto. Diciamo che nell’aria sentivamo di poter cominciare bene e così è stato. Abbiamo affrontato tre squadre importanti”.
Differenze tra le due squadre
“Di sicuro qualche compagno, anche se il gruppo è rimasto in gran parte lo stesso. Il mister lo conosco dai tempi della Sampdoria, è stato bravo a continuare l’ottimo lavoro fatto da Baroni. Non ha stravolto le cose, ha dato giusto due-tre input: uno di questi è giocare maggiormente il pallone dietro. E devo dire che ci piace molto”.
Entusiasmo in città
“Lo percepiamo sempre, sappiamo che i tifosi sono sempre con noi e siamo orgogliosi di aver cominciato regalandogli la vittoria all’esordio in casa, che è storica, e poi di aver dato continuità di prestazioni nelle altre due gare”.
Nazionale
“La speranza c’è sempre, sarei falso a dire il contrario. Ma tra gli obiettivi stagionali c’è quello di raggiungere la salvezza in maniera più tranquilla dello scorso anno, fermo restando che sarei contento anche di conquistarla all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Da un punto di vista personale, voglio migliorare il numero di clean-sheet dell’ultimo campionato. E, se lo merito, la Nazionale resta il sogno più grande, anche se sono consapevole che davanti ho portieri importantissimi”.