Vicenza, Baldini: "Siamo diventati antipatici, una cosa ben costruita dopo il Lecce"
CONFERENZA STAMPA
Domani sera allo Stadio San Vito Marulla si giocherà il ritorno della sfida playout tra Cosenza e Vicenza.
Oggi, quindi, ha parlato in conferenza stampa Francesco Baldini, tecnico della formazione biancorossa, che si è detto carico e pronto per l’ultima gara, quella decisiva per la sopravvivenza dei veneti. L’allenatore ha anche fatto un piccolo riferimento alla sfida disputata contro il Lecce qualche settimana fa, dalla quale sono scaturite poi tante polemiche nei confronti del Vicenza. Ecco di seguito le sue parole riportate da Trivenetogoal.it
PARTITA
“Che spirito c’è? I ragazzi stanno bene, sono concentrati, qualche problemino di influenze e allergie che però è rientrato, volevamo giocarci queste sei partite e ne manca una: la più importante, i ragazzi mi sembrano pronti ed è tutto nelle nostre mani. Penso però che sia qualcuno al 50% e 50%”.
ABITUDINE
“Più preoccupato per l’avversario o il contesto? L’avversario, non per i tifosi e le polemiche. Abbiamo fatto l’abitudine alle polemiche. Che tipo di partita vuole vedere dai suoi? Se mi accorgo che uno dei miei fa calcoli lo sostituisco, ci dobbiamo giocare la partita per cercare di far gol e vincere. Non voglio vedere i miei giocatori che fanno calcoli. Abbiamo studiato la marcatura per Caso, siamo concentrati”.
POLEMICHE
“Le polemiche? Nel momento in cui abbiamo cominciato a far fastidio siamo diventati antipatici, è stata una cosa ben costruita dopo il Lecce, abbiamo ascoltato tutto e le polemiche ci hanno caricati. L’esperienza? Alleno una squadra di uomini con partite importantissime alle spalle, gente che non si spaventa, chi ci ha trascinati è gente di carisma”.
Di sicuro domani i biancorossi non dovrannpo pensare alla sfida contro il Lecce, che ormai rappresenta il passato, ma solo a non perdere la partita del San Vito Marulla. Contro troveranno un Cosenza super motivato ed un San Vito super carico, dato che ci saranno circa 20000 spettatori pronti a spingere la formazione calabrese.