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Maurizio Stirpe, presidente Frosinone, dopo un forte attacco alla squadra seguito all'esonero di Alessandro Nesta ha precisato un altro argomento.

Questo il suo pensiero: "Domenica prossima partirà un ritiro, che si protrarrà fino a quando il Frosinone non riuscirà a uscire dal campo in modo dignitoso: è un ritiro a tempo indeterminato, solo i risultati determineranno le cose. E ora anche per me inizia una fase di valutazione: sono state due stagioni molto difficili, dal punto di vista personale ed economico, dove abbiamo tentato di tenere tutto insieme senza però ricevere telefonate di incoraggiamento da parte di nessuno. Sembrava fosse un dovere star qui, e questo mi fa riflettere, nulla deve esser dato per scontato: io faccio calcio perché voglio dar qualcosa alla gente del mio territorio, ma questo non deve diventare un obbligo, deve essere un piacere. E se non è reciproco, alzerò il sedere dalla sedia: a fine stagione ne riparleremo, l'esito del mio futuro qui non è scontato. Mi sono sentito troppe volte in solitudine, il calcio non si fa così. Intanto, però, pensiamo a stare nella parte sinistra della classifica per giocarsi poi le chances ai playoff".

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