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Il Lecce nella stagione 2004-2005 è risultata la prima squadra della storia della Serie A ad ottenere la salvezza nonostante avesse la difesa più battuta del campionato.

Basterebbe questo per descrivere una stagione pazza, con Zeman in panchina ed una salvezza conquistata all’ultima giornata, in un campionato vissuto sulle montagne russe tra alti e bassi imprevedibili e continui.

La rosa di quel Lecce

Come detto, in panchina c’era Zdenek Zeman, un allenatore al quale è sempre piaciuto proporre calcio, a costo anche di subire parecchie reti. 

I portieri di quella formazione erano Vincenzo Sicignano, che quell’anno ha parato anche lo storico cucchiaio a Totti in quel famoso 2 a 2 dell’Olimpico, il giovane Antonio Rosati e Luca Anania.

I centrali difensivi erano, invece, Souleymane Diamoutene, Massimo Paci, capitan Lorenzo Stovini e Christian Silvestri, con i giovani Giuseppe Abruzzese, Alessandro Camisa ed Andrea Esposito a maturare accanto a questi calciatori di maggiore esperienza. Sugli esterni, invece, Erminio Rullo, Angelo e Marco Cassetti, in quella stagione convocato anche in Nazionale, spingevano forte.

A centrocampo un mix di giovani ed esperti: Samuele Dalla Bona e Guillermo Giacomazzi erano i leader tecnici della squadra, con Alexei Eremenko, Alex Pinardi e Jaime Valdes ad inventare e Cristian Ledesma ad amministrare il gioco con eleganza. Poi, dalla panchina spesso subentrava Francesco Marianini, mastino di centrocampo con il compito di azzannare gli avversari. Presenti in rosa anche i giovanissimi Drissa Diarra e Francesco Giorgino.

In attacco fino al mercato invernale c’è stato Valeri Bojinov, autore di un girone d’andata da sogno. Dopo la sua cessione, invece, è venuto fuori Mirko Vucinic, talento cristallino che ha fatto sognare i tifosi giallorossi grazie a delle giocate di altissima scuola. A supporto Sasa Bjelanovic come alternativa davanti e Babu, Konan e Cozzolino sugli esterni. Anche il giovane Graziano Pellè ha fatto parte di quella squadra. 

Zdenek Zeman

Partenza sprint ed arrivo soft

Prima dell’incredibile avvio di campionato vissuto in questa stagione con D’Aversa in panchina, quello con Zeman rappresentava il miglior inizio della storia del club giallorosso in Serie A. Poi, la storia è andata diversamente e quel Lecce alla fine ha conquistato la seconda permanenza consecutiva in Serie A solo all’ultima giornata, grazie al pareggio per 3 a 3 contro il Parma. Forse l’annata che abbiamo preso in esame è quella più ricca di rimpianti, perché a quel Lecce è mancato davvero poco per poter provare a raggiungere il sogno europeo. 

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