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Le strategie delle due parti

Proprio in seguito alla disfatta azzurra contro la Svizzera, Gravina aveva anticipato le nuove elezioni dai primi mesi del 2025, al 4 novembre, proprio per evitare le richieste di dimissioni.

Anche in vista dell'emendamento, questa mossa può aver salvato la posizione di Gravina, che dimostrasse che è impossibile un accordo prima della data, manterrebbe il vecchio regolamento nelle votazioni.

Al contrario, la Lega Calcio vuole a tutti i costi andare al voto con le nuove regole, sperando di avere il 50% dei voti come nuova base per poter cambiare il Presidente della FIGC.

Se ciò non dovesse accadere, i club di Serie A sono pronti a portare le votazioni in tribunale: federale, gestito da Gravina, ed il Collegio di Garanzia al Coni, non escludendo il Tar come mossa definitiva.

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