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Terza vittoria di seguito per il Lecce, stavolta a Venezia. Una partita che è stata una “guerra” nella quale le squadre hanno difeso ed attaccato ribattendo colpo su colpo. Ha avuto ragione il Lecce che, pur stanchissimo in alcuni interpreti, non ha mollato fino al triplice fischio del direttore di gara ed ha portato a casa il secondo scontro diretto consecutivo. Corini lascia praticamente inalterata la formazione che aveva battuto il Chievo Verona, nonostante i pochi giorni per recuperare le energie, inserendo solo il capitano Marco Mancosu al posto di Henderson, mentre lo squalificato Meccariello è stato sostituito da Pisacane. Coda regolarmente in campo, nonostante la dolenzia che l'aveva costretto a chiedere il cambio contro il Chievo, ancora una volta è stato determinante con una doppietta, insieme a Pettinari, nuovamente in gol. La partita del Lecce è stata sofferta, merito degli uomini allenati da Paolo Zanetti, pur essendo riusciti a sbloccarla quasi subito. Nel primo tempo, alla comprensibile reazione del Venezia, i giallorossi hanno risposto timidamente, nonostante gli spazi che i lagunari hanno concesso. Coda e Mancosu non riuscivano a far ripartire la manovra, Hjulmand sempre schermato lasciava l'impostazione ai compagni, finchè a pochissimi secondi dalla fine del primo tempo, il Venezia ha trovato il gol su una deviazione sfortunata di Lucioni nella porta difesa da Gabriel. Il Lecce non si è perso d'animo e nella ripresa si è riportato immediatamente in vantaggio grazie a Coda, servito da Majer. Dopo i giallorossi, sopratutto con lo stesso Coda, hanno avuto più volte l'opportunità di chiuderla ma ancora una volta non sono stati cinici. Il Venezia ha punito severamente, giungendo nuovamente al pareggio e costringendo gli uomini di Corini a cercare nuovamente il gol del vantaggio. Coda, ancora lui, su un rigore concesso per fallo su Pisacane, ha siglato la doppietta e stavolta il Lecce non si è fatto raggiungere più. Merito anche di un Gabriel stratosferico in almeno due occasioni. La partita è vissuta su duelli da “uno contro uno” in tutte le zone del campo. Ad esempio Gallo ha annichilito il forte Mazzocchi attaccandolo continuamente e costringendo Zanetti a sostituirlo; Hjulmand è cresciuto con il passare dei minuti, in ambo le fasi, fino a risultare determinante soprattutto in quella difensiva; Maggio si è gestito, giocherà nuovamente tutta la gara fra tre giorni a Frosinone, ma nonostante questo è riuscito a contenere Di Mariano, mentre la coppia Lucioni (qualche sbavatura di troppo) e Pisacane hanno messo la museruola a Forte, poi uscito per infortunio, ed a Bocalon. La rincorsa del Lecce verso i primi posti continua, anche se Empoli e Monza hanno vinto le rispettive partite. Scavalcate tutte le altre ora i giallorossi sono al terzo posto in classifica e sabato pomeriggio andranno a giocarsi un'altra fetta di campionato contro un avversario davvero ostico, il Frosinone. La vittoria di Venezia dice tanto, dal punto di vista della mentalità, delle posizioni scalate in classifica, della voglia dimostrata da tutti gli interpreti in campo. Anche il rientro, seppur per pochi minuti di Dermaku è una nota più che positiva. Le urla di Corini, per tutta la partita e come accade spesso, arrivavano fin nelle case degli spettatori, un allenatore tarantolato. C'è anche uno strascico negativo, perchè a pochi secondi dalla fine Hjulmand è stato ammonito e verrà squalificato. Poco male se non fosse che poi dovrà raggiungere la sua nazionale e rientrerà a Lecce lo stesso giorno della partita contro la Salernitana. Un gran peccato, visto lo stato di forma che il danese stava dimostrando di avere ma sarà l'occasione per “misurare” l'organico a disposizione di Corini. Noi siamo certi che chiunque giocherà contro il Frosinone, probabilmente il turnover sarà più corposo, dovrà dimostrare di essere allo stesso livello dei compagni che in questa fase hanno fatto davvero bene. La competizione, quando è sana, non ha mai ammazzato nessuno anzi porta in dote qualità e valori. E' sempre il gruppo che ottiene i risultati e per arrivare “lì dove si spera”, ci sarà bisogno di tutti, nessuno escluso. Proprio contro il Frosinone ci sarà l'ennesima “prova del nove”; è indubbio che con soli 11 giocatori non si possono vincere i campionati. Quindi, testa alla prossima!
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