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Il 2 agosto 2020 è una data che rievoca ancora cattivi ricordi nelle menti dei tifosi giallorossi. Quel giorno, infatti, il Lecce di Liverani e Meluso è retrocesso in Serie B all’ultima giornata, dopo una cavalcata che ha visto i giallorossi giocarsi tutto fino all’ultimo minuto di gioco contro il Genoa. Nel Salento, si sa, le retrocessioni non sono mai viste come una catastrofe, men che meno ad agosto con delle giornate fantastiche da vivere ed un mare da godersi. Tra l’altro l’ultima stagione è stata fortemente condizionata dal Covid e quindi nessuno, o quasi, si è sentito in dovere di criticare una società che ha fatto i salti mortali, sia economicamente che sportivamente, per preservare la categoria. Il giorno dopo la sfida con il Parma, in ogni caso, mentre le vacanze si facevano strada, Saverio Sticchi Damiani e tutti i soci hanno pianificato il futuro del Lecce, questa volta scegliendo un profilo di assoluto livello, che potesse garantire della basi solide al nuovo ciclo giallorosso.

L'arrivo di Corvino

Il numero uno salentino, pochi giorni dopo la separazione da Meluso, ha contattato e convinto in poco tempo Pantaleo Corvino, facendolo diventare il Responsabile dell’Area Tecnica giallorossa ed affidandogli le chiavi del nuovo progetto sportivo. Oggi, a circa sei mesi da quelle calde giornate di agosto, si può tracciare un primo bilancio dei frutti che sta dando e che, soprattutto, darà il lavoro di questo semestre.

Rinnovamento della rosa

Innanzitutto, Corvino ha lavorato profondamente sulla rosa, intervenendo sia per quanto riguarda la prima squadra che per il settore giovanile. Nelle due sessioni di mercato sono arrivati 15 nuovi giocatori, con 20 cessioni effettuate, senza contare tutti i fine prestito con i quali il Lecce ha dovuto fare i conti al termine dello scorso campionato. Per la Primavera il Lecce ha pescato un po’ ovunque, portando nel Salento 13 profili giovanissimi ma dal futuro assicurato.

Giovani e strutture

Le linee guida dell’ex direttore sportivo della Fiorentina sono state chiare fin da subito. L’arrivo di tanti giovani promettenti, da ogni parte del mondo, e il miglioramento delle strutture sono state alla base del progetto appena intrapreso. Le conoscenze e l’esperienza di Corvino hanno lasciato il segno già in questo avvio di avventura. A Lecce sono arrivati talenti importanti come Bjorkengren, under 21 svedese, Hujlmand, under 21 danese, e Pablo Rodriguez, attaccante della Cantera del Real Madrid, oltre a giocatori di qualità e già pronti per portare i salentini in alto in classifica.

La scelta di Corini

Anche la scelta di Corini è stata dettata dalla filosofia di calcio che la società ha voluto imprimere a questo nuovo ciclo. Il mister ex Brescia sa lavorare con i giovani e lo ha ampiamente dimostrato ma è, allo stesso tempo, un allenatore capace di vincere il campionato cadetto e guidare, nel caso, una squadra nella massima serie. Anche in queste due sessioni di mercato la cordata capeggiata da Sticchi Damiani non ha lesinato sforzi dal punto di vista economico, visto anche il periodo che stiamo vivendo, ma la serietà del sodalizio e la presenza di Corvino nelle trattative ha permesso al Lecce di ritornare, come un tempo, ad essere un club ambito e rispettato da ogni calciatore; basti pensare agli accordi raggiunti con Real Madrid e Besiktas, di certo non gli ultimi arrivati tra i club a livello europeo. Adesso, infatti, sono i procuratori a bussare alla porta del Lecce, proponendo profili e sperando in una chiamata da parte dei giallorossi.

Consiglio direttivo Lega Serie B

Lo stesso Presidente è stato rieletto nel Consiglio Direttivo della Lega Serie B lo scorso 7 gennaio 2021, insieme a Galliani, Lovisa, Mattioli, Salerno e Neri, segnale questo di come la società salentina stia tornando ad avere un ruolo di prim’ordine anche nei palazzi del calcio italiano.

Acaya e convitto

Riguardo alle strutture, poi, è importante sottolineare il lavoro che la dirigenza di Via Costadura sta portando avanti in quel di Acaya, con due campi messi a disposizione dello staff tecnico per gli allenamenti della truppa giallorossa, e con il convitto per i ragazzi delle giovanili, una struttura dove possono crescere e diventare prima uomini che calciatori.

Rapporto con la piazza

Infine, non va mai dimenticato il rapporto di grande vicinanza che si respira tra l’ambiente tutto e la società, qualcosa di completamente diverso rispetto alle ultime proprietà. Precedentemente la piazza non è stata mai completamente al fianco della dirigenza, mentre in questo caso tutti cercano di remare in un’unica direzione, provando a fare solo il bene del Lecce. Sono passati appena 6 mesi e per vedere davvero i frutti di questo grande lavoro quotidiano dovremo aspettare ancora un po’. Intanto ci godiamo un settore giovanile finalmente all’altezza della storia giallorossa in quella categoria ed una squadra che in Serie B può recitare un ruolo da protagonista. Se ci guardiamo intorno vediamo tantissime piazze importanti con difficoltà e problemi economici. Noi, piccoli e dal profondo sud, proviamo a fare un tipo di calcio sostenibile ed a rappresentare un modello per tutti. In fondo serve a questo una società davvero tifosa della sua squadra.
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