Lucioni: "Con Corini ho un conto in sospeso dai tempi di Lecce"
Le parole di Fabio Lucioni in conferenza stampa
Fabio Lucioni, ex capitano del Lecce, ha parlato oggi nella conferenza stampa di presentazione ai suoi nuovi tifosi. Ecco di seguito le sue parole:
“Ho sposato un progetto, senza ambizioni non si va avanti. Scegliere Palermo è stato un po’ come ricominciare. Ho accettato con l’entusiasmo di un ragazzino. Appena arrivata la telefonata non ci ho pensato due volte, voglio dimostrare ancora di poter essere competitivo. Voglio dare qualcosa di importante a questa squadra”.
“La voglia di promozione c’è. Bisogna cercare di essere uniti e dare il massimo ogni giorno. Non dobbiamo basarci sulle chiacchiere e fare i fatti. Vincere non è mai semplice. Se pensiamo che basta dirlo, abbiamo sbagliato tutto. Dobbiamo far quadrato, ascoltare l’allenatore e mettere in atto i suoi dettami tattici. In una piazza così importante, con i tifosi che saranno il valore aggiunto, sarà tutto più semplice”.
“La trattativa è stata semplice. A Frosinone non c’era più la possibilità di continuare e con Corini avevamo un buon rapporto da Lecce, è bastata una telefonata per dire di sì. Quando ho visto il suo nome al telefono avevo già intuito. Ho un conto in sospeso con lui a livello morale, quell’anno a Lecce non è andata come speravamo. L’ho trovato carico e trasmette tanta voglia di portare il Palermo dove merita”.
“Essendo arrivato a quasi 36 anni, qualche responsabilità in più è giusto che me la prenda. Il campionato non aspetta nessuno, o ti fai trovar pronto o ti mangia. L’anno scorso squadre costruite per fare i playoff sono retrocesse, ci dobbiamo far trovare pronti. Da questo ritiro dobbiamo essere coesi e bisogna alzare l’asticella. Insigne l’ho sentito, è carico e volenteroso. Mi auguro che la trattativa si chiuda presto per creare un gruppo forte insieme. Lui può spostare gli equilibri, l’ha dimostrato anche lo scorso anno. Sarei contentissimo se arrivasse”.