Krstovic: “Voglio portare il Lecce in Europa. Qui mi sento a casa”
L’attaccante dei giallorossi si è raccontato dopo il successo sulla Fiorentina
Nikola Krstovic è stato intervistato dal Corriere dello Sport.
Successo contro la Fiorentina
Che bello! Vogliamo vedere felice la nostra gente, questo conta più di ogni altra cosa. Io mi prendo il merito di averci creduto più di tutti sul 2-2. Non volevo pareggiare, la Fiorentina era sulle gambe e dovevamo insistere. Abbiamo vinto ribellandoci ad un destino scritto.
L’importanza del gol
E’ ossigeno, aria pura, qualcosa che mi rende l’uomo più felice del mondo in una frazione di secondo. D’altra parte, l’uomo più triste per una settimana quando non segno. Devo arrivare almeno a dieci gol.
Il momento del Lecce
Siamo stati un po’ sfortunati ultimamente. Giocavamo bene, creavamo, ma festeggiavano solo gli altri. Nei secondi tempi spesso peggioriamo, anche contro la Fiorentina abbiamo rischiato troppo dopo 45 minuti perfetti. Siamo la squadra più giovane del campionato, l’inesperienza a volte si sente.
Il suo futuro nel Lecce
Vorrei scrivere la storia del Lecce. Qui sto davvero bene, mi sento a casa. Sarebbe un bel sogno portare il Lecce in Europa. Penso che se questo gruppo riuscisse a stare insieme due o tre anni, se non partisse nessuno e continuassimo con questa unione, siamo talmente giovani e bravi che potremmo avvicinarci alle posizioni che contano.
Su Banda, Almqvist e Piccoli
Due treni. Amo giocare con loro, come amo giocare con Piccoli perché è tanto intelligente.
I suoi idoli
Ibrahimovic, Benzema e Vucinic. Karim è speciale, un nove con i piedi da dieci. Io ancora non ho fatto niente.
Ora c’è il Bologna
Zirkzee è l’attaccante più forte in Italia, devo arrivare al suo livello. Mi ispira, ma so già che i miei compagni di difesa troveranno un modo per fermarlo. Dei difensori del Bologna invece mi preoccupa Calafiori: marca davvero bene quel ragazzo.