Galliani: "Il calcio è imprevedibile, zero punti le prime partite e poi pareggi a Lecce e vinci con la Juve"
Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, a margine del Festival dello Sport è intervenuto ai microfoni di TMW per parlare dell’avvio di campionato dei brianzoli. Ecco di seguito le sue parole:
"E' qualcosa di incredibile per uno come me che segue da ragazzino il Monza, da quando avevo 5 anni. Tanti anni di C, di fallimenti, la D. Poi la Serie B e adesso la Serie A. Poi la prima vittoria contro la squadra più titolata d'Italia, la Juventus, è stato un qualcosa che mi ha fatto tornare bambino. Da ragazzino esistevano ancora i manicomi, se io avessi detto all'epoca che il Monza avrebbe battuto la Juventus mi avrebbero ricoverato".
Che cosa c'è stato durante gli allenamenti della Primavera per dare a Palladino?
"Non ho detto che Palladino diventerà Sacchi, ho detto che anche Sacchi era stata una scelta coraggiosa. Sacchi non era stato con un calciatore, se non in D, e non aveva mai allenato in Serie A. L'anno prima, in Serie B, Arrigo non era stato promosso col Parma. Quindi il Milan prende un allenatore dalla Serie B e arriva sul tetto del mondo. Noi scegliamo un allenatore che non ha mai allenato nel calcio professionistico, ha fatto solo settore giovanile, e lo portiamo in Serie A col Monza. Non sono matto, non ho detto che Palladino è Sacchi. Lo spero (ride, ndr). Ne deve mangiare tanti di panini. Io ho conosciuto Palladino nel 2019. Io penso che uno bravo può saltare anche qualche gradino. Ha avuto la buona sorte di esordire con la Juventus e vincere, magari è un segno del destino".
E' stato davvero il destino?
"Forse era giusto così. Il calcio è imprevedibile, zero punti le prime partite e poi pareggi a Lecce e vinci con la Juventus. Gytkjaer era il capocannoniere del campionato polacco, il primo anno ha fatto pochissimo, il secondo anno benino ed esplode negli ultimi playoff. Poi questo gol alla Juventus. E' una bella storia del calcio".
Cosa ne pensa della scelta di Ranocchia?
"Ranocchia è una persona stupenda, l'hanno sempre detto i suoi allenatori e i suoi compagni. Sono pochi i calciatori che rinunciano al denaro. Lui l'ha fatto. E' una scelta sua, personale, non sollecitata da noi. E' stato lui a volerlo. Chapeau, grande uomo, grande giocatore. Per lui le porte del Monza saranno sempre aperte se vorrà intraprendere una carriera da allenatore. Non è stata né pensata né sollecitata da noi, è stata una decisione tutta sua".
Si aspettava un inizio così importante da parte del Napoli?
"Ha fatto un grande campionato anche l'anno scorso, me l'aspettavo. Le due squadre che stanno facendo molto più di quanto pensassi sono Atalanta e Udinese, le due vere sorprese del campionato".
Allegri è in grossa difficoltà: come si fa a uscire dalla sua situazione?
"Lo sport è ciclico, a volte vinci e altre volte le cose vanno meno bene. Per Allegri parla il curriculum, è stato, è e sarà sempre un grande allenatore".
C'è qualche rimpianto di mercato? E per gennaio?
"Non abbiamo programmato nulla. Non è un vero e proprio rimpianto, ma abbiamo provato con Dybala che ci ha detto di no. E' la stella che cercavamo. Giravano anche altri nomi, noi invece abbiamo provato a convincere Dybala e non ci siamo riusciti".