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Ahmed Touba è arrivato nel Salento lo scorso anno ed è stato presentato come un difensore esperto, di sicuro affidamento, pronto a giocarsi il posto con gli altri centrali presenti in rosa.

Poi, però, il campo, giudice supremo, ha emesso il suo verdetto, con Roberto D’Aversa prima e Luca Gotti poi che gli hanno spesso preferito altri profili, puntando poco sulle sue qualità.

La stagione di Ahmed Touba nel Lecce

Arrivato a metà agosto dal Basaksehir, ha disputato 7 partite col Lecce (6 in campionato, 1 in Coppa Italia) ricoprendo il ruolo di vice Baschirotto-Pongracic e venendo inserito raramente a gara in corso. Ha disputato ottime partite, si pensi alla prestazione contro il Genoa, ma alle volte è apparso sottotono, come in occasione di Roma-Lecce. 

Quella volta il suo ingresso in campo è stato decisivo in modo negativo, dato che il centrale turco ha concesso troppo spazio a Romelu Lukaku, permettendogli di girarsi e trovare il gol vittoria nel finale di partita.

Touba e Baschirotto

Una nuova avventura

Fino a ieri Ahmed Touba era tornato nel suo club d’appartenenza in Turchia ma sempre alla ricerca di una squadra che potesse garantirgli minutaggio adeguato, anche per non perdere il posto nella Nazionale algerina. 

Ecco, allora, l’occasione con il KV Mechelen, club di prima divisione belga pronto ad accoglierlo proprio al centro della difesa.

Il classe ’98 ha accettato subito con entusiasmo, anche perché nella sua carriera ha già disputato più di trenta partita nel massimo campionato belga, con le maglie di Bruges e Leuven.

A Lecce non è andata come le parti si aspettavano. I salentini credevano di aver trovato il difensore del futuro, mentre lui pensava di poter dare un maggiore contributo alla causa. In Belgio indosserà ancora il giallorosso, con la speranza che questa volta vada meglio rispetto alla sua esperienza salentina. 

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