Esattamente 25 anni fa il Lecce di Ventura ha vinto in nove uomini
LA PARTITA
Chiudendo gli occhi pare di sentirlo ancora quel boato di liberazione del Via Del Mare. In effetti da quel 9 marzo 1997 sono passati ben 25 anni, eppure alcune emozioni resistano al tempo, fermandosi nella mente e nel cuore di ognuno di noi.
Chi c’era non ha potuto fare a meno di esultare come un matto al gol di Casale, perché quella rete, arrivata dopo una partita difficile, combattuta e macchiata da alcune assurde decisioni arbitrali, ha avuto per tutti il dolce sapore della Serie A. In realtà la fine del campionato era lontana , ma quel gol ha convinto tutti di una cosa importante: quel Lecce era una squadra vera che avrebbe lottato fino alla fine per un posto in Paradiso.
I più giovani forse non hanno capito che stiamo parlando di un Lecce-Genoa della stagione 1996-1997, una delle partite più emozionanti giocate dai giallorossi nel loro recente passato.
Quello contro i rossoblù era un autentico scontro diretto, visto che poi la squadra genovese ha chiuso a sole due lunghezzze da quella di Ventura.
I salentini quel giorno sono scesi in campo senza Zanoncelli e Francioso, fermati entrambi dal giudice sportivo, ma chi ha giocato di certo non li ha fatti rimpiangere.
Ad un certo punto, nel finale di gara, le due squadre hanno giocato in 9 contro 10, in una sfida che pareva molto di più una battaglia all’ultimo sangue. Il direttore di gara ha espulso Bachini nel finale di primo tempo e De Patre a 12 minuti dalla fine, eppure i giallorossi hanno sempre provato a vincere quella sfida.
Al minuto 83’, poi, è arrivato il vantaggio giallorosso, firmato da Casale. L’esterno d’attacco è stato servito splendidamente da Palmieri ed ha scaricato il suo perfetto sinistro alle spalle dell’incolpevole estremo difensore avversario.
Queste le sue parole nell’intervista post partita:
“Un gol che è servito per vincere la partita ma devo ringraziare Palmieri che è stato grandioso nell’occasione del gol per mettermi la palla davanti a tutti. Sarebbe sempre meglio giocare in 11, ma se i risultati vengono così è meglio giocare in 9”.
Al tripliche fischio finale tutti i giocatori sono andati a festeggiare sotto la Curva Nord. Quella vittoria probabilmente ha dato la spinta decisiva per una storica ed indimenticabile promozione in Serie A.