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Segnare caterve di gol non è mai facile, in nessuna categoria. Il protagonista della nostra storia ha fatto sognare piccole e grandi tifoserie attraverso le sue reti ed ora ha solo un obiettivo: permettere a talenti come lui di essere scoperti prima, per calcare fin da subito palcoscenici importanti.

Josè Inacio Castillo è un ex attaccante del Lecce, uno di quelli che il Salento lo conosce bene per aver giocato in diverse piazze della penisola salentina. Brindisi, Nardò, l’importante esperienza con il Gallipoli, prima di arrivare in Serie B con Frosinone e Pisa e poi in A con Lecce e Fiorentina.

In una recente intervista a GianlucaDiMarzio.com, l’attaccante argentino ha raccontato il suo arrivo in Italia: 

"Ricordo il mio arrivo in Italia come fosse ieri: era il 2001, mi portò il direttore sportivo del Brindisi Aldo Sensibile. L’allenatore Boccolini diede l’ok al mio tesseramento dopo pochi allenamenti. Era la serie D ma avevamo una squadra incredibile e infatti vincemmo il campionato. Sono ancora in contatto con i compagni, abbiamo creato un gruppo whatsapp con tutta la rosa per scambiarci video e racconti. Per qualche anno ho girovagato per i campi della serie D ma sempre in ottime squadre, per problemi burocratici non potevo diventare professionista. Il gol più importante? Nel 2009 contro la Juventus, non capita tutti i giorni di segnare a Buffon e pareggiare a Torino”.

Nacho”, così lo chiamano i suoi compagni, è stato un giocatore che in campo ha sempre dato tutto, l’ultimo a mollare nonostante le difficoltà. Probabilmente nella sua carriera ha raccolto meno di quanto meritasse ma alla fine potrà raccontare anche di aver esordito in Champions League contro il Liverpool con la maglia della Fiorentina, sebbene l’esperienza in Toscana non sia stata indimenticabile. Nella stessa intervista rilasciata al noto giornalista sportivo esperto di mercato, Castillo ha svelato anche due retroscena di mercato: 

“Sono contento della mia carriera ma vi racconto un’indiscrezione di mercato. Nel 2009, prima di firmare a Firenze, sono stato ad un passo dalla Roma di Spalletti. Quell’estate mi cercò anche il Napoli di Donadoni. Entrambe le società avevano contattato il mio procuratore ma la Fiorentina fu più determinata”. 

Con il Lecce ha segnato 7 gol in 30 presenze totali tra campionato e Coppa Italia, distinguendosi in positivo nonostante la retrocessione in Serie B della squadra giallorossa a fine stagione. Come raccontato da lui nell’intervista riportata sopra, il suo gol più importante in giallorosso lo ha segnato proprio alla Juventus nel finale di gara. Grazie alla sua rete il Lecce è riuscito a pareggiare per 2 a 2 quel match, dopo la marcatura di Konan e la doppietta di Nedved. 

La sua ultima esperienza da calciatore l’ha vissuta a Trapani in Serie C, mentre da quando si è ritirato ha deciso di restare comunque nel mondo del calcio e fino allo scorso anno ha svolto il ruolo di allenatore della formazione Under 20 del Santamarina, una squadra che milita nel campionato di seconda divisione argentina.

Il suo sogno, però, è quello di diventare un direttore sportivo e sta studiando per questo. Un giorno potrebbe tornare in Italia magari portando con sé un nuovo Castillo, un giovane capace di far sognare grandi e piccole piazze. 

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