Non è ai titoli di Coda: il leader Massimo affonda le critiche
L'ISPANICO
Vorremmo avere il coraggio di tornare indietro di qualche settimana per leggere i commenti di una parte di tifosi del Lecce dopo il rigore sbagliato da Massimo Coda nel match contro il Como.
Tanti, dopo quella sfida, hanno accusato il bomber giallorosso di essere finito, di non avere più le capacità per fare gol in questa categoria.
Massimo Coda, però, ha preferito lavorare in silenzio, come al suo solito, senza alimentare polemiche che avrebbero fatto solo il male del Lecce.
Contro il Benevento ha avuto pochi palloni giocabili, ma dalla trasferta di Alessandria in poi ha trasformato in oro ogni occasione che è passata dalle sue parti.
In Piemonte, infatti, ha realizzato il gol del pareggio e nel finale di gara si è visto respingere da un super intervento di Pisseri la rete della vittoria.
Contro il Crotone, invece, ha segnato una fantastica doppietta ed i gol sarebbero potuti essere 3 se il direttore di gara non avesse annullato la sua personale tripletta per fuorigioco.
Con Cittadella e Monza, poi, Coda ha timbrato ancora il cartellino, segnando in totale 5 gol in 4 partite consecutive. Anche lo scorso anno Massimo ha segnato in 4 gare di fila, facendo addirittura meglio di questa stagione visto che le reti in totale sono state 8, con 4 doppiette che hanno spinto il Lecce fino al secondo posto della graduatoria.
Da quando è a Lecce l'Ispanico ha segnato 38 gol in 65 partite, numeri pazzeschi che non possono passare inosservati.
Come detto, qualche settimana fa qualcuno ha avuto il coraggio di criticarlo ma Massimo è cosi, risponde sul campo e zittisce le critiche a suon di gol.