Il Lecce di Baroni: rendimento, numeri e... record
LE STATISTICHE
Terminato il campionato di Serie B, il quale ha visto il Lecce conquistare una meritatissima promozione con una splendida cavalcata verso la massima categoria, è possibile stilare un compendio di statistiche e numeri che rimarcano quanto di buono è stato offerto dai giallorossi in questa stagione.
Media punti - il Lecce di Baroni ha chiuso l’annata con una media punti considerevole: 1,87 a partita. Di fatto, si tratta della seconda miglior performance di sempre negli anni della promozione dalla cadetteria al massimo campionato nell’era dei 3 punti per match, dietro solo a quella di Papadopulo del 2007-2008. Per raffronto nel breve termine, Baroni ha fatto registrare un ruolino di marcia migliore di quello di Liverani.
Gol realizzati e subiti - con 59 marcature all’attivo, il Lecce può vantare il terzo miglior attacco della lega, dietro solo a quello del Benevento (62 reti) e del Monza (60). Ma, soprattutto, può fregiarsi del riconoscimento della migliore difesa in assoluto, avendo subito soltanto 31 reti da parte degli avversari (ovvero 0,81 a partita). La migliore differenza reti è stata proprio quella del Lecce (+28, sopra quella del Benevento, fermo a +23) così come il differenziale fra marcature effettuate e marcature subite ogni 90 minuti: +0,74.
Rendimento in casa e in trasferta - Fra le mura amiche, è stato proprio il Lecce ad aver conquistato il maggior numero di punti (44 su 19 gare, con una media di 2,31 punti a match), perdendo soltanto in un’occasione. Curiosamente, però, considerando le sole partite disputate al Via del Mare, il Lecce non risulta né il miglior attacco (37 gol realizzati contro i 38 del Benevento), né la miglior difesa (14 gol subiti contro i 13 del Pisa). In trasferta, il rendimento non è stato eccellente tanto quanto quello avuto in casa: il Lecce, lì, è settimo (solo 6 vittorie su 19 gare).
Tiri in porta subiti, parate effettuate e rigori ‘contro' – su questo fronte, non c’è stata storia: il Lecce ha fisiologicamente subito di meno gli avversari, offrendo solo 86 occasioni ai contendenti per colpire a rete (unica formazione in doppia cifra, considerato che la seconda compagine difensivamente più prestante, il Brescia, ha chiuso la stagione con 123 conclusioni subite dai rivali); di pari passo, anche il numero di parate effettuate è stato esiguo (d’altronde, meno gli avversari tireranno verso di te e meno ne parerai), ovvero solo 57 in tutto l’arco del torneo. Rispetto al passato, il Lecce ha concluso moltissimi match con la propria porta inviolata (15 i clean sheet registrati, gli stessi di Monza e Pisa ma uno in meno del Cittadella). Inoltre, la formazione di Baroni è stata quella che ha subito meno rigori assegnati agli avversari (solo 3, sulla stessa stregua di Spal e Frosinone) e quella che ha subito meno gol su rigore (solo 2, così come gli estensi).
Intercettazioni e contrasti vinti – sono state 433 le intercettazioni difensive del Lecce in campionato. Solo l’Ascoli ha offerto una prestazione migliore (463). I bianconeri sono, inoltre, principi anche della graduatoria riferita ai contrasti vinti (411), tallonati proprio dagli uomini capitanati da Fabio Lucioni (383).
Tiri effettuati ed efficacia d’attacco – pure sotto quest’aspetto, il Lecce ha fatto la voce grossa nel torneo: sono state 562 le conclusioni dei giallorossi verso la porta avversaria (terza miglior formazione dopo Brescia – 571 – e Benevento – 565) e ben 193 quelle terminate nello specchio, cioè 5,08 a partita (più di tutti, quindi più di Ternana – 188 – e di Brescia, Benevento e Frosinone – tutte a 178). L’efficacia d’attacco del Lecce è comprovata dal fatto che è stata la quarta migliore della stagione (0,09 gol per tiro, meno di Parma con 0,11 e di Ternana, Cremonese e Monza con 0,10).
Fuorigioco – i giallorossi sono stati, giocoforza, fra quelli pizzicati in più occasioni in offside: ben 88 volte (comunque meno di quelli registrati dal Perugia, ossia 104).
Ammonizioni ed espulsioni – come già scritto precedentemente e in varie occasioni, il Lecce è stata una delle formazioni più corrette, sotto il profilo disciplinare, dell’intera lega. Basti pensare che è stata la quarta formazione con meno cartellini gialli comminati ai propri danni: 89 in totale, poco più di quelli assegnati al Como (86), al Benevento (76) e al Brescia (74). Sul fronte espulsioni, invece, i giallorossi ne sono usciti totalmente ‘immacolati’, non dovendo fronteggiare nessun cartellino rosso a proprio carico: un vero e proprio record che ha permesso di poter avere la rosa a disposizione nella maniera più completa e meno lacunosa possibile. Per raffronto con alcune delle formazioni classificatesi nella parte alta della graduatoria alla fine del torneo regolare, il Brescia ha patito 2 espulsioni, Il Benevento, il Frosinone e il Pisa 4, la Cremonese 5 e il Monza addirittura 7.
Rigori – il Lecce si è visto convalidare a proprio favore 8 rigori (di cui 6 realizzati), gli stessi assegnati a Frosinone e Monza, ma uno in meno del Pisa e addirittura 4 in meno del Como.
Possesso palla – con un indicatore medio del 52,7%, il Lecce è stata la quinta formazione per possesso palla, dopo Crotone (53,4%), Brescia (53,5%), Benevento (54,9) e Monza (56,1). Curiosamente, nessuno dei team che precedono i giallorossi in questa particolare graduatoria è poi arrivata a conquistare la promozione diretta. Per comparazione, la Cremonese è la tredicesima del campionato con il 49%.
Spettatori - il Lecce chiude la stagione con un numero medio di propri sostenitori presenti durante le partite casalinghe più alto di tutti: 9277 in media per ogni match disputato in casa, quasi oltre 4000 spettatori in più registrati dalla seconda piazza di questa speciale classifica, ovvero il Parma.
Statistiche individuali – secondo Sofascore, due elementi fra i primi dieci dell’intero campionato ‘ordinati’ per media voto sono del Lecce (unica formazione a fregiarsi di tale riconoscimento): si tratta di Gabriel Strefezza (7,47) e di Massimo Coda (7,34). Per quanto riguarda la classifica marcatori, nessuna sorpresa: è Coda (con 20 reti all’attivo) a precedere tutti, tallonato dallo stesso Strefezza, giunto a 14 centri (a pari merito con Vazquez e Donnarumma). Lo stesso duo leccese è anche presente nella top 10 degli assistman (e precisamente Coda con 7 e Strefezza con 6), così come quella che tiene conto dei gol e degli assist assieme (e lì Coda è il Massimo – di nome e di fatto - esponente con 27, seguito da Partipilo con 22 e da Strefezza con 20). Hispanico è anche nella graduatoria della finalizzazione per minuti di gioco: è il quarto assoluto, con una rete realizzata ogni 146 minuti (lontano da Charpentier, capace di andare a segno ogni 99 minuti), così come in quella dei tiri effettuati per partita (4,1, nessuno come lui) e dei tiri in porta proposti per gara (1,6, anche qui leader incontrastato). Due giallorossi sono presenti anche nella graduatoria delle grandi occasioni mancate: parliamo di Massimo Coda (16, al primo posto) e di Francesco Di Mariano (con 12). Nella lista dei calciatori con più opportunità create per i compagni, è un dominio assoluto di Strefezza (primo con 16), seguito da Palumbo con 14 e da Massimo Coda con 13. Riguardo la precisione dei passaggi, è il capitano del Lecce, Fabio Lucioni, ad essere incluso in graduatoria fra i migliori (è sesto con il 77%); lo zio è annoverato anche fra i migliori per precisione sulle palle lunghe (5,8 a gara, terzo dietro Leverbe – 6,1 – e Viviani – 5,9). C’è anche Hjulmand fra i best di questo campionato: il centrocampista danese è fra i migliori giocatori ‘ordinati’ per numero di contrasti per match (2,4, al sesto posto); Alessandro Tuia, invece, è il re degli intercetti (ben 2,5 a gara, più di tutti). Infine, Gabriel si conferma come uno dei portieri più affidabili della lega, con ben 13 clean sheet e solo 0,8 reti subite per gara (a pari merito con Chichizola).