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“Il Lecce sta facendo bene, ma subisce troppi gol. In un campionato di altissimo livello com’è quello cadetto 2020/2021, nel quale le concorrenti agguerrite per la promozione in massima serie sono numerose, la formazione allenata da Corini deve trovare il modo di incassare meno reti. In caso contrario, il cammino verso la A diventerà impervio, in quanto non è pensabile che i salentini riusciranno a segnare sempre più dell’avversaria di turno, come del resto è accaduto sabato nella gara pareggiata per 2-2 con il Venezia”. Sergio Brio, ex difensore della Juventus e leccese doc, ha parlato alla Gazzetta del Mezzogiorno. Brio spiega gli errori dei giallorossi: “Ne ho visti alcuni, tra i quali quelli subiti sabato con il Venezia. Sul primo, Zuta ha del tutto dimenticato di “scalare” ed ha permesso a Forte di colpire di testa quasi indisturbato. Sono disattenzioni che si pagano a carissimo prezzo. Da diversi anni oramai non c’è più la cultura della marcatura a uomo. Si bada a mantenere la distanza dal compagno di reparto. Ai miei tempi un centravanti non avrebbe avuto mai tanto spazio. Ora accade, anche perché c’è l’abitudine a seguire la palla. Al contempo, però, occorre tenere sempre ben presente il movimento che l’avversario sta eseguendo perché solo così è possibile anticipare le sue mosse, contrastarlo adeguatamente. La concentrazione dev’essere sempre al top”.  
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