A centrocampo: il pagellone di fine stagione
Voti e giudizi
Ieri mattina abbiamo pubblicato i nostri voti ed i nostri giudizi ai portieri ed al reparto difensivo. Oggi, invece, ci occuperemo dei centrocampisti e del loro rendimento stagionale, consapevoli che questo sia stato forse il reparto che ha deluso di più nei numeri e negli interpreti.
Morten Hjulmand 8.5: Centrocampista totale. Con queste due parole possiamo già descrivere la stagione del capitano giallorossa, una piacevole conferma anche in Serie A. Il danese ha giganteggiato contro ogni avversario ed, a malincuore, crediamo che sia pronto a giocarsi qualcosa di più della salvezza. Vediamo cosa succederà in questa lunga estate di calciomercato.
Youssef Maleh 6: Doveva essere l’acquisto giusto al momento giusto ma, fino ad ora, non ha mantenuto le aspettative. Il Lecce ha dovuto riscattarlo ed adesso si aspetta di trovarsi in casa un altro giocatore rispetto a quello visto nel girone di ritorno.
Kristoffer Askildsen 6: Stagione senza infamia e senza lode per il centrocampista di proprietà della Sampdoria. Non ha commesso gravi errori ma non ha nemmeno brillato per capacità tecniche o fisiche. In A ci può stare anche se per ora non ha fatto la differenza.
Thorir Helgason 6: Acerbo. Ci viene in mente questo aggettivo per definirlo. I colpi ci sono, le qualità anche ma probabilmente manca qualcosa a livello caratteriale che gli permetta di sbloccarsi e dimostrare il suo valore. Chissà che il Lecce non decida di puntare su di lui anche nella prossima stagione.
Alexis Blin 8: Da quando Baroni lo ha riscoperto mezz’ala, il Lecce ha trovato equilibrio ed ha iniziato a inanellare risultati positivi. Il francese è il classico giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero, anche perché rappresenta il prototipo di leader sia dentro che fuori dal terreni di gioco.
Joan Gonzalez 6.5: Stagione dai due volti per il centrocampista spagnolo. Nel girone d’andata è parso già determinante per la A, mentre nella seconda parte di stagione ha pagato lo scotto del passaggio dalla Primavera alla prima squadra. Ha ampi margini di miglioramento, però, ed è assolutamente un profilo dal quale ripartire nella prossima stagione.