Falcone batte un record contro il Cagliari: ecco quale
L'estremo difensore ha vissuto un sabato pomeriggio indimenticabile nel match contro i sardi
Wladimiro Falcone sabato contro il Cagliari ha dimostrato ancora una volta perché il Lecce da ormai tre stagioni punta su di lui. Sebbene debba migliorare ancora nelle uscite, tra i pali è ormai diventata una certezza ed uno dei portieri italiani più forti.
Probabilmente anche Spalletti dovrebbe tenerne conto in ottica convocazioni, nonostante l’estremo difensore giallorosso negli ultimi 3 anni sia stato selezionato soltanto per uno stage a fine 2022.
La nostra pagella
Questo il nostro giudizio al termine della partita vinta contro il Cagliari, grazie anche a due suoi miracolosi interventi:
Falcone 7
Sbarra la strada ad Azzi con un miracolo a inizio ripresa, si ripete nei minuti finali con una clamorosa smanacciata su una conclusione di Luvumbo.
Le due parate miracolose
Nell’intervento su Azzi ha messo in mostra tutto il suo repertorio, respingendo con forza un colpo di testa ravvicinato, seppur non troppo angolato. Contro Luvumbo, invece, ha realizzato una parata più tecnica. Falcone è stato abile a rimanere in piedi fino all’ultimo e poi a deviare con la mano aperta il tiro del centravanti angolano.
Tutto lo stadio gli ha tributato un grande applauso, gasandolo ancora di più e rendendolo, di fatto, imbattibile.
Il record
Nella gara contro il Cagliari, Falcone ha raggiunto 79 presenze con la maglia giallorossa scavalcando Vincenzo Sicignano, fermo a quota 78, e portandosi al secondo posto nella classifica generale riguardante le presenze in Serie A dei portieri dell’Unione Sportiva Lecce.
Il suo commento post partita
Queste le parole del portiere giallorosso al termine della sfida:
Al direttore ho detto che mi paga per questo. La partita era difficile, in partite così un portiere si gasa un po', sono contento di aver centrato la vittoria. Stasera abbiamo combattuto e abbiamo meritato i tre punti.Abbiamo rischiato poco, nonostante fossimo in dieci. Dopo sei gol incassati in due giornate serviva un clean sheet. Con Baschirotto ci eravamo detti che dovevamo vincere senza subire gol.