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Guido Marilungo, ex attaccante del Lecce, ha scelto Barletta per il proseguo della sua carriera, dopo diverse avventure in Serie C. Ecco di seguito le sue parole ai microfoni di TuttoMercatoWeb:

Perché Barletta? La scelta di Marilungo

“Avevo voglia di avvicinarmi a casa, c'erano stati diversi contatti con altri club ma quando mi ha chiamato il Barletta ho subito capito che la scelta sarebbe stata quella giusta. Al netto della bellissima piazza, che raccoglie sempre un gran numero di spettatori, ho parlato con presidente e mister, e l'impressione è stata subito ottima. 

Se ha inciso la presenza di Schelotto? L'ho sentito a cose praticamente fatte, ma è un grande piacere ritrovarlo, perché non è solo un calciatore che non necessita di presentazioni, è anche una grande persona di cuore”.

Marilungo sul campionato di Serie D

"Tutte le categorie sono difficili, ognuna ha la sua criticità, ma la voglia di continuare a giocare mi ha spinto a misurarmi con questa nuova sfida, con un club che ha per altro grandi ambizioni. Credo che finché c'è voglia, c'è passione, è giusto mettersi in gioco: si ha la fortuna di aver fatto di una passione un lavoro, è un aspetto da sfruttare.

Il calcio adesso è in continua evoluzione, lo si è visto anche negli ultimi Mondiali, chi adesso lo gioca è molto più preparato rispetto ad anni fa, e anche in Serie D si nota molto questo aspetto: c'è tanta tattica. Il livello del campionato non mi sembra affatto basso".

Marilungo sul girone del Barletta

"Nel nostro girone ci sono parecchie squadre attrezzate a vincere, ma dalla D ne sale solo una per raggruppamento, e non sarà facile. Quel che è certo è che ce la metteremo tutta, dipenderà tutto da noi e da quanto saremo bravi, perché chi merita vince: e noi, lo ripeto, ci proveremo. Con la giusta pressione che deve esserci non tanto per il risultato finale, quando per la gara che arriva, di volta in volta. Non si deve guardare troppo oltre, ma pensare a vincere quante più partite possibile, anche per rispetto della maglia e di chi fa sacrifici per seguirla".

Marilungo sulle sue ex squadre

"Nelle mie ex squadre sono sempre stato bene, e mi fa piacere quando centrato buoni risultati. In questo momento vedo la Samp un po' in difficoltà, per i blucerchiati e lo Spezia non è un momento facile, ma hanno i mezzi per rialzarsi quanto prima. Certo, vedere soprattutto la Samp in B fa male, lo Spezia in A è rimasto per meno tempo, i dorici erano quasi un'istituzione, ma il calcio è questo, alti e bassi".

Marilungo sull'Atalanta

"Ormai da 5-6 l'Atalanta non è più una squadra provinciale, ma una big che si può paragonare tranquillamente alle grandi: la famiglia Percassi ha fatto un grande lavoro. Da anni ormai stanno facendo grandi campionati, giocano coppe europee e stanno sfornando tantissimi giovani interessanti".

Guido Marilungo, la sua esperienza nel Lecce 

Lecce

Guido Marilungo arriva nel Salento nella stagione 2009-2010, con Gigi De Canio in panchina. È giovanissimo ma ha un grande impatto con il campionato cadetto, nel quale segna 13 gol in 35 partite, trascinano i giallorossi alla promozione in Serie A. Nell’anno successivo, nonostante i tentativi da parte della società salentina di riscattarlo o allungare il prestito, torna alla Sampdoria e disputa anche lì un buon campionato di Serie A. 

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