Altra sconfitta, ma il rigore per il Lecce è solare
L'editoriale di Marco Marini sulla sconfitta arrivata allo stadio Olimpico Grande Torino
L'idea di D'Aversa di sopperire all'assenza di Banda schierando Dorgu sin dall'inizio, più portato ad andare sul fondo rispetto a Gallo è ragionata a bocce ferme; così come irrobustire il centrocampo con Blin e Rafia al posto di Kaba e Oudin, dopo la debacle di Bologna, era una scelta doverosa. Piccoli per Krstovic anche, alla fine si doveva restituire al montenegrino un po' di tranquillità, non fargli pesare più del dovuto gli errori sotto rete delle ultime partite e fargli capire che si può aspettare il momento migliore recuperando energie sia fisiche che mentali.
Questo nelle intenzioni pre-gara, poi i fatti hanno detto che nel primo tempo il centrocampo da “guerra” messo in campo da D'Aversa ha tenuto botta e non ha fatto mai fatto avvicinare il Torino alla porta e se Almqvist fosse stato in serata forse avremmo visto qualcosa in più. D'altronde il tiro più pericoloso del primo tempo è stato quello di Piccoli agevolato da una presa difettosa del portiere granata e salvato ad un metro dalla linea di porta. Questa azione ha generato anche un calcio di rigore netto e solare non concesso dal direttore di gara e, inspiegabilmente, non ravvisato al VAR; l'intervento in ritardo dell'estremo difensore del Toro che frana addosso a Piccoli è lampante.
Incredibile. Il calcio è fatto da un concatenarsi di episodi, alcuni importanti che possono cambiare il corso di una partita altri meno. Ecco il rigore netto non concesso fa parte di quegli episodi che possono cambiare le sorti di una gara ed indirizzarla da una parte o dall'altra. Ayroldi ed il VAR hanno deciso di indirizzarla dalla parte del Torino, funziona così ma non è giusto. Intanto concedi il rigore, poi se si perde lo stesso è colpa dei giallorossi, ora invece è anche responsabilità dell'arbitro e del Var che con la loro decisione al contrario hanno falsato la partita.
Questa ingiustizia però non vuole essere un alibi per il pessimo secondo tempo giocato dal Lecce, perchè dopo appena cinque minuti Bellanova che non segna mai, trova il tiro della vita con un destro ad incrociare che vede impreparato Dorgu, molto lento a chiudere e si insacca imparabilmente alla spalle di Falcone. Quello che non ci è piaciuto è accaduto dopo cioè la mancata reazione da parte del Lecce come se perdere uno a zero, tutto sommato, fosse accettabile. In realtà la palla buona per giungere al pareggio l'ha avuta Kaba appena entrato ma l'ha sparata fuori. Poi Pongracic troppo ingenuo con due falli evitabili è stato espulso e salterà l'Inter ed il Torino in superiorità numerica ha raddoppiato con Zapata avendo vita molto facile.
Vi abbiamo raccontato ciò che abbiamo visto, la partita poteva avere uno svolgimento diverso ed invece non è stato così. Le scelte di D'Aversa dall'inizio non ci sono dispiaciute ma il secondo tempo è giudicabile solo fino all'espulsione di Pongracic, perchè onestamente dopo era impossibile fare del male ai granata che sono comunque la terza difesa del campionato.
La prossima sarà contro l'Inter in casa e bisogna giocarsela col sangue agli occhi, dev'essere sempre così e speriamo di non dover assistere ad altri episodi contrari da parte dei direttori di gara, onestamente in questo campionato sono davvero troppi ed hanno stancato.