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Chiudete gli occhi per un attimo. Via Covid-19, via restrizioni e tutto quello che comportano. Immaginatevi con la maglia del vostro cuore addosso, nel vostro stadio, pronti ad entrare sul terreno di gioco. Intorno sentite solo il tifo della vostra curva, della vostra gente, di quelle persone che, nate come voi con la passione per quei colori, vi incitano a dare tutto per quella maglia. Bene, restate con gli occhi chiusi e pensate al vostro possibile esordio. Toccate tanti palloni ed uno di questi lo servite all’attaccante più forte presente in rosa. Lui, lo tocca e lo trasforma in rete, facendo esplodere lo stadio e mandando nello sconforto gli avversari. Ora potete riaprire gli occhi. Quello che vi abbiamo raccontato per voi è stato solo un sogno, frutto della vostra immaginazione, ma per il protagonista della nostra storia no, perché lui tutto questo lo ha vissuto sulla sua pelle e può raccontarlo fieramente in giro, per sempre. Christian Cimarelli è stato un centrocampista di qualità, che in carriera ha raccolto meno di quanto meritasse. Il classe ’75 nato a Firenze e cresciuto nella formazione viola, ha giocato nel Lecce nella stagione 1998/1999, con all’attivo 14 presenze ed 1 gol contro la Lucchese in Serie B. Montevarchi, Reggiana, Chievo, Pistoiese, Sora, Foggia, Gallipoli ed infine Racale, Galatina, Manduria e Galatone. Sono state queste le tappe della sua esperienza nel calcio, ovviamente senza dimenticare quelle 2 presenze in Serie A con la maglia della Fiorentina, la squadra della sua città. Cimarelli ha giocato al fianco di Rui Costa e Batistuta e proprio a quest’ultimo ha servito l’assist per il gol del momentaneo 1 a 1 durante uno dei tanti Fiorentina-Milan disputati all’Artemio Franchi. Dopo quelle due partite in massima serie, il centrocampista non ha più avuto la possibilità di calcare certi palcoscenici ma soprattutto con la Pistoiese è riuscito a togliersi diverse soddisfazioni tra Serie C e cadetteria. Le uniche coppe presenti nella sua bacheca risalgono all’esperienza con il Gallipoli, club con il quale ha vinto il campionato di Lega Pro e la Supercoppa di Prima Divisione. Adesso, nonostante la passione per il calcio non sia terminata ed alleni le giovanili del Lizzanello, Cimarelli per vivere lavora da Demar, una grossa azienda ittica salentina e si occupa del confezionamento del pesce. Chissà se anche lui, come noi all’inizio di questo racconto, qualche volta chiude gli occhi e ripensa a quel boato del Franchi dopo il gol di Batistuta. In fondo il tempo passa, ma i ricordi, soprattutto quelli felici, non si cancellano.
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