Corvino: "Bove? Magari. Rodriguez avrà altre chance"
IL RESPONSABILE DELL'AREA TECNICA
Pantaleo Corvino, Responsabile dell’Area Tecnica del Lecce, è stato ospite di Piazza Giallorossa ed ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco di seguito le sue parole:
BILANCIO
“15 giornate sono un termine congruo per fare un primo bilancio, ma il nostro campionato inizierà a gennaio e sarà un campionato totalmente diversa. La strada che abbiamo intrapreso è quella giusta, ma siamo coscienti che da gennaio sarà un torneo totalmente diverso. Questi ultimi due anni meritavano un approfondimento perché i valori espressi ci dicono che siamo sulla rotta giusta. Ti aiuta molto per pensare al futuro, soffermarsi su quello che si fa nel presente. Si poteva prevedere una fase di sofferenza iniziale perché abbiamo allestito un gruppo nuovo e giovane. Eppure la squadra ha trovato subito la sua identità, fin dall’esordio contro l’Inter e di questo vanno fatti i complimenti a tutti. Ma non è vero che abbiamo smantellato, perché il 60% della rosa è figlia dello scorso anno. Ciò a dimostrazione che la promozione è stata figlia di una traccia e di una programmazione. Non è arrivata a caso”.
MERCATO DELLE IDEE
“Nella vita e nel calcio si può sbagliare. Ma teniamo conto di un aspetto: il Creatore ci ha messo 7 giorni per fare tutto, noi non potevamo di certo pensare che nel giro di una sessione di mercato potevamo avere 20 punti dalla zona retrocessione. Ci sono state delle mosse sicuramente azzeccate, altre che ci hanno messo più tempo per darci risposte. Noi siamo i primi tifosi di questa squadra, siamo tutti salentini, e non vorremmo mai sbagliare niente: ma se oggi siamo riusciti ad allestire la rosa più giovane del torneo a +8 dal terzultimo posto, una rosa figlia della promozione, con giovani di prospettiva, significa che qualcosa di buono è stato fatto”.
TIFOSI
“In estate durante il calciomercato l’unica cosa di cui ci siamo sempre preoccupati era non deludere i nostri tifosi. Perché abbiamo dentro quel senso di appartenenza e responsabilità verso i tifosi e verso la società: è la nostra stella polare. E l’affetto della gente ci ripaga ogni sforzo. Quando vedo i nostri tifosi in trasferta l’unico pensiero è regalare loro un degno spettacolo. Non potevo immagine che questo gruppo potesse dare queste soddisfazioni sin da subito. Siamo orgogliosi di non aver deluso il tifoso. Ora lo sforzo sarà rivolto a non interrompere la tendenza intrapresa. Da parte nostra, che dettiamo la guida tecnica, avere la fiducia della società è importante”.
COSA FARE
“Hjulmand? Mi spiace non vederlo ai Mondiali. Tuia? Lo scorso anno è stato determinante e anche se oggi ha trovato poco spazio ha sempre fatto bene. L’allenatore poi vede chi è più pronto e chi meno. Cosa manca a questa squadra? A tutti manca sempre qualcosa, anche chi vince la Champions League. Sappiamo che si può sempre migliorare, non siamo sprovveduti: in un mese di mercato cercheremo di cogliere tutte le possibilità per dare al mister qualcosa in più”
BARONI
“Il mister ha avuto pochi mesi di lavoro ma è riuscito a crea. Ci manca ancora il lavoro che è l’unica strada per riuscire. Il mercato di gennaio sarà avaro, come sempre. Al mister serve lavorare. Come non è possibile costruire una rosa competitiva in una sola sessione di mercato, anche al tecnico non possono bastare solo 3 mesi”.
GESTIONE
“Monte ingaggi e campagna acquisti pesano quasi la metà sul bilancio. Ma poi ci sono i costi di gestione, spese di organizzazione, Settore Giovanile e molto altro. Il tutto sta nel riuscire ad essere virtuosi per creare le condizioni di sostenibilità”.
CALCIOMERCATO
“Hjulmand è ricercato da diversi club. Bove della Roma? Magari. I giocatori che andranno via non potranno farlo senza colpo ferire: le condizioni devono essere le migliori per il Lecce. Nessuno è cedibile, salvo richieste da poter valutare attentamente. Baschirotto ricercato dalla Juve? Sarebbe una bella storia. Anche Gendrey e Gallo hanno estimatori in giro: non è facile trovare dei 2000 titolari in Serie A. Con loro abbiamo avuto coraggio. Rodriguez? Con lui sono stato molto chiaro: in estate gli ho detto che per il suo percorso di crescita sarebbe stato opportuno andare a giocare con continuità. Pensavamo fosse la cosa migliore. Evidentemente non è la cosa migliore da parte sua e noi non abbiamo voluto andare contro la sua volontà. Ha avuto qualche chance e sicuramente ne avrà altre”.