Liguori: "Pronti a migliorare stadio, strutture e squadra"
“Quella con il Monza è stata un partita molto difficile, lo sapevamo, abbiamo visto una squadra molto equilibrata, che ha tenuto bene il campo e finalmente abbiamo rivisto il nostro allenatore in panchina. Una gara che ci ha dato molte indicazioni“: così il vicepresidente del Lecce Corrado Liguori, ospite della puntata 1534 di Piazza Giallorossa in onda su Telerama, nel commentare la gara con il Monza terminata a porte inviolate, con due squadre che si sono rispettate tatticamente e che dopo il fischio finale si sono divise la posta in palio.
IL MISTER – Nella gara con i brianzoli è finalmente ritornato in panchina il tecnico Eugenio Corini, bloccato dal covid-19 alla vigilia del match di Salerno dello scorso 15 dicembre: “Colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff tecnico del Lecce che si è impegnato durante l’assenza del mister. Stare senza di lui per tre settimane non è stato semplice, normalmente perdi tre partite, ma invece il calendario fitto ha fatto sì che ne perdesse ben 5. Diciamo che è stato il momento meno opportuno per stare senza il nostro allenatore. Le critiche a Lanna? In tutte le organizzazioni aziendali, il calcio lo è, ci sono l’allenatore in seconda e il primo, sennò non ci sarebbe questo ruolo. Il secondo è a supporto del primo, hanno caratteristiche differenti. C’è il vice Mourinho, così come c’era il vice Capello”.
RIECCO IL MURO – Al centro della difesa è finalmente rientrato il guerriero italo-albanese, Kastriot Dermaku: “Una nota positiva è il rientro di Dermaku, uno degli acquisti più importanti fatti in estate. Nell’ultima partita fatta da lui a Parma è stato nominato uomo Sky, non dimentichiamolo. Ha avuto dei fastidi muscolari, figli del Covid. Questo terribile virus crea anche degli scompensi muscolari e non solo ormonali. Gli atleti che si ammalano di covid, poi, hanno maggiori possibilità di avere altri problemi. Avere un giocatore come Dermaku, che domenica ha retto alla grande nonostante l’assenza pesantissima di Lucioni, è molto importante per noi”.
DUE PAREGGI – La squadra di Eugenio Corini ha conquistato due punti in due big match, prima quello in casa del Cittadella e poi quello interno con i brianzoli: “Il Cittadella aveva risposato, nonostante avesse avuto i tanti positivi al coronavirus, noi no: una squadra che corre tantissimo. Invece, Lecce e Monza si sono rispettate tatticamente. Il risultato è stato lo stesso, ma le gare sono state diverse. Ho visto meglio la partita con il Monza, il classico scontro diretto che poteva sbloccarsi in qualsiasi momento, una gara più equilibrata. Sono soddisfatto”.
SALTO INDIETRO – La retrocessione in serie B ha portato in casa Lecce delle situazioni da risolvere in maniera puntuale e attenta: “Le retrocessioni al di là di come avvengono portano sempre degli strascichi, lo dice la statistica e io ne sono un amante. Nell’anno in cui siamo andati noi in A, il Benevento ha fatto fatica e a stento ha fatto i playoff, il Verona lo stesso, e il Crotone ha fatto fatica e ha rischiato la retrocessione. Lo scorso anno Empoli e Chievo non sono salite. Quest’anno Brescia, Chievo e Lecce stanno facendo fatica. La fortuna vuole che a Lecce, questi strascichi, vengono gestiti da una persona esperta e di grande personalità, come Corvino, che sta incanalando determinate questioni complesse nella maniera giusta”.
STAGIONE ANOMALA – Il calcio sta subendo dei cambiamenti a causa del coronavirus che ha stravolto anche gli equilibri del patinato mondo del pallone: “Stiamo facendo grandi sacrifici in una stagione strana, in cui molte cose sono venute meno. La campagna abbonamenti non è stata fatta e gli sponsor che non sono più quelli di prima. Nonostante tutto abbiamo tracciato delle linee che sono una sorta di vangelo per noi: lo abbiamo fatto nella prima riunione con il direttore dell’area tecnica, Pantaleo Corvino. Ovvero, la nostra crescita graduale e delle fondamenta solide. Andremo a migliorare in ogni sessione di mercato la prima squadra e poi ci sono delle azioni invisibili. Bisogna migliorare il settore giovanile trascurato negli ultimi anni per vari motivi e per altre priorità. Stiamo lavorando sulle infrastrutture, sui macchinari, la palestra ora è un fiore all’occhiello. Sono arrivati due macchinari nuovi”.
LO STADIO E LE STRUTTURE – Ci sono delle importanti novità sulla questione stadio ed è in programma nel fine settimana una riunione con il sindaco Carlo Salvemini, con un obiettivo ben preciso: “Lo stadio ce lo siamo aggiudicati noi, c’è stato un bando a cui abbiamo partecipato solo noi. C’è una convenzione per 10 anni e ci faremo carico, questa è la vera novità, di tutte le opere di manutenzione, potremo organizzare degli eventi ‘subappaltando’ lo stadio a terzi e il bar lo gestiremo noi. Voglio ringraziare il Comune di Lecce per la disponibilità. In più, abbiamo fatto un altro campo a spese nostre e ringrazio l’Acaya per la disponibilità. Sul centro sportivo ci siamo lavorando. A Cittadella ho visto dei campi vicino allo stadio e mi si è accesa una lampadina. Ho scritto subito un messaggio al sindaco, Carlo Salvemini, e dovremmo avere un incontro nel fine settimana. Aspetto una sua risposta, ma c’è massima disponibilità. L’idea più logica è di utilizzare gli spazi antistanti lo stadio. Per la città di Lecce sarebbe una bellissima cosa avere tutto nella zona stadio. L’incontro è certo che ci sarà e iniziamo a ragionare nel creare intorno allo stadio qualcosa di bello e utile, siamo agli albori del progetto, ma ci stiamo pensando seriamente”.
AL LAVORO – Il 4 gennaio si è aperta ufficialmente la sessione invernale del calciomercato di riparazione che chiuderà il primo febbraio e non più il 31 gennaio. Pettinari e Falco, come primo “passo”, potrebbero essere ceduti. In arrivo ci potrebbero essere Vecchia e Pisacane: “Entrambi hanno in comune, in questo periodo, il fatto che hanno dei problemi fisici e non possono essere utili alla causa. Se sono in partenza? Da un lato, c’è Pettinari che ha giocato meno e dall’altro Falco che fatto richiesta al suo procuratore di essere ceduto, non ci sono misteri. Lo ha detto con chiarezza il presidente: c’è una clausola rescissoria. Qualunque società, neanche molto importante e non diretta concorrente, può acquistarlo. Vogliamo accontentare le ambizioni del ragazzo. Vuole continuare a giocare in serie A. Pisacane e Vecchia? Queste trattative sono in piedi, ma ci sono altre sommerse, ve lo assicuro”.
LA ROSA – Per Liguori la rosa andrebbe completata, o meglio migliorata, in questa maniera: “Serve sicuramente un vice Tachtsidis, che potrebbe essere utile alla causa, e un attaccante, se dovessero andare via uno tra Falco e Pettinari. Insomma, ogni sessione di mercato ci deve aiutare a migliorare la rosa, e ad inserire nuovi tasselli. Ci sono anche dei giocatori in più che potrebbero andare a giocare altrove. Fermiamoci e assestiamoci. La rosa verrà migliorata in modo graduale, così come il nostro settore giovanile. Siamo la seconda squadra che ha perso di meno, questo va ricordato. Inoltre, Coda e Stepinski sono la coppia che ha fatto più gol in campionato cadetto e si completano a vicenda. Il primo è più tecnico, Corvino lo chiama l’architetto e l’altro più lavoratore, manovale”.
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