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"Nel triennio che va dal 2016 al 2019 in Puglia si sono registrati 16 episodi di corruzione nella pubblica amministrazione secondo l'ANAC. Siamo la quarta regione italiana per numero di casi e questo indica che c'è un problema serio. Più volte abbiamo chiesto a Emiliano di fare di più e andare oltre gli annunci, ma ha puntualmente girato la testa dall'altra parte non rispondendo alle nostre domande, o facendo rispondere a qualche suo fedelissimo che gli deve la poltrona.  La sua gestione omertosa dimostra quanto ha recentemente affermato il CSM: un magistrato che fa politica attivamente in un partito per forza di cose agisce con parzialità e dunque non può assicurare la giustizia, a quanto pare non solo come magistrato ma anche nei panni del politico". Lo dichiara la consigliera e candidata Presidente del M5S alla Regione Puglia Antonella Laricchia, che torna anche sull'interdizione di 12 mesi dai pubblici uffici per l'ormai ex commissario straordinario del Consorzio di Bonifica del Centro Sud.

"La gestione dei Consorzi di Borzillo - spiega Laricchia - interdetto per aver presumibilmente predisposto una gara su misura per un imprenditore a cui aveva chiesto sostegno elettorale per la sua candidatura alle elezioni politiche del 2018 e aver effettuato anomale assunzioni tra cui quella del fidanzato della figlia, è stata da noi denunciata con tantissime interrogazioni. Nel 2018 appena appresa la notizia della presunta indagine dai giornali abbiamo chiesto come stessero le cose e se fosse opportuno che Borzillo continuasse a gestire il Consorzio. Quella interrogazione è decaduta dopo 2 anni senza che sia mai arrivata alcuna risposta.  Parliamo di un politicante di professione (viene dalla destra e opportunamente è approdato a sinistra, per ora...) che Emiliano ha scelto come Commissario dei Consorzi di Bonifica, e invece di risanare i Consorzi e iniziare finalmente a offrire servizi agli agricoltori, avrebbe gestito i soldi pubblici come merce di scambio di favori per la sua carriera. 

In tante occasioni ci siamo accorti di stranezze e anomalie che abbiamo anche denunciato con esposti dopo aver provato a chiedere alla Regione spiegazioni che non sono mai arrivate. Ad esempio per il DEA a Lecce, abbiamo tempestato il Governo regionale con le nostre domande e fastidiose (per loro) richieste di atti. Emiliano però era troppo impegnato a tessere relazioni elettorali, anche con il centrodestra, per ascoltarci e intervenire come un Presidente di Regione dovrebbe fare. 

Ringrazio sinceramente gli inquirenti per il loro lavoro puntuale nei settori su cui la politica di Emiliano non ha trovato mai il coraggio di intervenire".

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