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Con la quarta giornata ormai alle porte, il tecnico del Torino Paolo Vanoli si è presentato in sala stampa per la consueta conferenza pre-partita. 

Durante la conferenza, riportata anche da Tuttomercatoweb.com, ha parlato dello stato di forma di alcuni dei suoi e del Lecce di Gotti. Ecco alcuni punti salienti della conferenza.

Le parole di Vanoli

A preoccupare erano soprattutto le condizioni dei nuovi, con cui il tecnico ha potuto lavorare veramente poco:

Tutti quelli che sono arrivati, sono pronti.

Poi le conferme sullo stato di forma di Ché Adams e gli altri infortunati:

Tutto bene, benissimo. Vlasic si è unito a una parte di allenamento ieri in maniera leggera, settimana prossima farà di più e ci avviciniamo al rientro. Gineitis è recuperato, l'unica pecca è ciò che è successo a Ilkhan.

Poi sulla partita contro il Lecce dice:

La partita più delicata è quando si rientra dalle nazionali. Ne ho parlato con i ragazzi, sono le partite più determinanti.

Sull'atteggiamento invece:

Siamo in una fase di crescita e dobbiamo migliorare, a Venezia mi aspettavo di più sul piano del gioco. E su questo dobbiamo crescere, questo passa dal lavoro quotidiano e dai dettagli. La mentalità non si può avere in due o tre mesi, io ho sempre parlato di come si arriva ai risultati e a volte non serve il bel gioco, ma i valori del club.

Sul Lecce

Il tecnico ha parlato anche del tipo di squadra che troverà domani all'Olimpico Grande Torino:

Il Lecce è una squadra insidiosa, il direttore trova spesso bravi giocatori e l'allenatore ha un'idea di gioco. Ha fatto una vittoria in inferiorità, fa capire quanto pericoloso può essere il Lecce. 

Luca Gotti

Hanno avuto cinque o sei giocatori in nazionale, noi un po' di più. Abbiamo la fortuna di giocare nel nostro stadio e la gente ci spingerà, dobbiamo migliorare la prestazione.

Poi sul come scenderà in campo il Toro:

Una squadra può fare tutto, ora avremo Vlasic e di Gineitis. Dobbiamo lavorare anche sulla fase difensiva e per le qualità che abbiamo dobbiamo imparare di più ad attaccare l’ultimo terzo, sia quando difendiamo senza palla o attacchiamo senza. 

Io penso a tutte e due le fasi, poi dipende sempre dalle caratteristiche della squadra, abbiamo caratteristiche di palleggio e meno incontrista, guardando il centrocampo. 

Quello che mi dà equilibrio oggi è Linetty ma ripeto, non è detto che non si possa anche passare a 4 perché questi difensori hanno sempre giocato a quattro. Il calcio è in evoluzione, la mia squadra mi dirà col tempo dove ci saranno questi miglioramenti"

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