Sinner "punzecchia" Alcaraz: "Puoi scegliere, non devi giocare per forza"
Il tennista spagnolo aveva lamentato in una recente conferenza stampa i troppi impegni ravvicinati presenti sul suo calendario sportivo
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono impegnati nello stesso torneo del circuito ATP che si sta svolgendo a Pechino, in Cina. Il tennista altoatesino, dopo il trionfo agli US Open, torna in campo dove farà il suo esordio domani mattina alle ore 05:00 (09:00 locali) contro il cileno Jarry (n.28 del ranking mondiale); lo spagnolo, invece, dopo il successo in Laver Cup, farà il suo esordio, anche lui alle 05:00 di mattina, contro il francese Mpetshi Perricard (n.51 del ranking mondiale).
Alcaraz sugli impegni ravvicinati: “Si gioca troppo, ci uccideranno”
In una recente conferenza stampa, l'attuale n.3 della classifica mondiale aveva lamentato il fitto calendario di alcuni tennisti (lui compreso), chiamati spesso e volentieri a compiere duri sforzi di natura fisica, rischiando di compromettere la loro condizione perché esposti a maggiori infortuni. Queste le sue durissime dichiarazioni:
Si gioca troppo! In qualche modo ci uccideranno. In questa fase molti bravi tennisti rischiano di perdere i loro tornei a causa di infortuni. A volte succede che non voglio andare a giocare un torneo: non devo mentire, mi sono sentito così alcune volte. Non mi sento per nulla motivato.
La risposta di Sinner
Non è mancato l'intervento di Jannik Sinner che, nella conferenza stampa di sorteggio del tabellone del torneo di Pechino, ha risposto alla domanda di un giornalista riguardante il calendario denso d'impegni e rispondendo indirettamente allo stesso Alcaraz, schierandosi però in direzione totalmente opposta rispetto alla versione dello spagnolo:
In questi anni il calendario è piuttosto lungo, ma bisogna scegliere. Certo ci sono tornei obbligatori, ma un giocatore può comunque scegliere. Non devi giocare per forza: se vuoi giochi, se non vuoi non giochi. Io per esempio sia quest'anno che l'anno scorso ho saltato alcuni tornei perché volevo allenarmi, ci sono delle scelte dietro. Poi sicuramente la stagione è lunga e non è facile.