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Beppe Di Bari, ex direttore sportivo tra le altre di Foggia ed Arezzo, ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni, parlando del Lecce di Corini, del campionato di Serie B in generale e svelando alla fine un interessante retroscena di mercato riguardante Marco Mancosu.

LECCE DI CORINI –Quella giallorossa è una squadra esperta, di categoria, che sta venendo fuori come fosse giusto che venisse fuori. Il Lecce ha una rosa importante, sono contento dell’exploit di Gallo, così come quello di Bjorkengren. Mi è piaciuta molto la sinergia che si è venuta a creare tra società ed allenatore, perché anche in un momento di difficoltà la dirigenza è stata al fianco del tecnico. Poi ovviamente devono anche arrivare i risultati, ma il supporto e la fiducia sono elementi fondamentali. Per me questa formazione raggiungerà il suo obiettivo stagionale”.

CORVINO –Corvino è un esperto del calcio per i tanti anni vissuti e per i tanti giocatori che ha fatto emergere. Ho avuto modo di parlarci tante volte, non ho concluso operazioni con lui, ma c’è molta stima nei confronti del direttore e lo prendo anche come riferimento. Mi ha sempre affascinato la sua figura di direttore sportivo/osservatore, perché è lo stesso modo in cui intendo io questo ruolo, ossia da scopritore di talenti emergenti”.

SERIE B – È normale che ci sia un equilibrio verso l’alto, ci sono tante squadre che puntano a vincere. La Salernitana è una felice sorpresa, così come lo sono Venezia e Cittadella. Nulla, però, avviene per caso e tutto è frutto di una programmazione. Mi aspettavo qualcosa di più dal Frosinone, ma non è mai facile riconfermarsi. Anche guardando in basso vedo alcuni organici di spessore che lottano per non retrocedere, su tutti l’Ascoli di Sottil, che a gennaio ha speso tanto per provare a riprendersi. I marchigiani hanno un ottimo organico ma forse pochi giocatori abituati a giocare per quell’obiettivo. In ogni caso le certezze sono Empoli, che ha capito gli errori dello scorso anno ed è ripartita più forte di prima, il Lecce, che è un club composto da gente seria e competente, ed il Monza, che ha speso tanto ma questo non è per forza sinonimo di vittoria assicurata”.

GIOVANI GIALLOROSSI –A me piace Rodriguez, ma sarà che io sono da sempre innamorato di determinati giocatori ed il mio percorso al Foggia lo testimonia. Lo spagnolo è un giocatore che deve crescere ma può fare la Serie A, ha solo bisogno di trovare la sua continuità. Hjulmand è un altro prospetto molto interessante e mi ha sorpreso ogni volta che è sceso in campo. Questi ragazzi possono crescere al fianco di giocatori più esperti e questo può solo aiutarli”.

MANCOSU – Lo devo ammettere: a me Mancosu piace tantissimo come giocatore. Quando era a Benevento ho provato a portarlo al Foggia, ma alla fine i sanniti non volevano cederlo ed abbiamo virato su Riverola. Per me è un calciatore completo e credo che si sarebbe integrato bene nell’idea di calcio di De Zerbi”.

PRESENTE –Ho vissuto un esperienza ad Arezzo in questa stagione, ma non era quello che cercavo. Il mio intento era quello di tornare in Italia ed a lavorare in un certo modo. Inizialmente sono stati fatti dei programmi ed alla fine sono cambiati. L’esonero era scontato per tutto quello che ho vissuto. Da giugno sarò libero di valutare ogni offerta e sono carico per il futuro”.

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