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Ennesimo elogio da parte dei commentatori nazionali nei confronti di Pantaleo Corvino. Il direttore dell'area tecnica del Lecce ha un'esperienza decennale nel mondo del calcio ed è conosciuto per avere un grande intuito nel scovare giovani talenti dalle squadre minori per poi valorizzarli e rivenderli a grandi squadre a cifre importanti. 

 

Nella lista dei giocatori scovati da Corvino troviamo ad esempio anche Vlahovic, attaccante serbo scoperto quando giocava nelle giovanili del Partizan e portato alla Fiorentina nel 2018. Dopo circa quattro stagioni, nella stagione 21-22 la squadra viola ha rivenduto il centravanti serbo alla Juventus per circa 85 milioni, realizzando così una grandissima plusvalenza.

Vlahovic e Hjulmand

 

Due plusvalenze importanti anche nel Lecce

Anche nella sua avventura al Lecce, Corvino è riuscito a scovare giocatori sconosciuti ai più e a valorizzarli. Nella stagione 20-21, infatti, arriva a Lecce un giovane e sconosciuto Hjulmand, rivenduto poi nell'estate del 2023 per circa 20 milioni allo Sporting Lisbona

 

In questa sessione di mercato, invece, il Lecce ha appena ceduto Patrick Dorgu al Manchester United per una cifra superiore ai 30 milioni, realizzando così la più grande plusvalenza nella storia dei salentini. Un operazione che ha fatto parlare l'Italia intera, che si congratula con il direttore dell'area tecnica Corvino.

 

Dorgu Manchester United

 

Corvino: uno dei pochi rimasti a fare vero mercato

Uno dei tanti complimenti arriva da Alessandro Bonan. Conduttore del programma televisivo Calciomercato: l'originale su Sky, Bonan è anche un collaboratore presso il quotidiano “Il Foglio”. In uno dei suoi articoli presenti sul sito online del quotidiano elogia Pantaleo Corvino e il direttore sportivo del Bologna Giovanni Sartori, unici superstiti del vero calciomercato, che ora è comandato molto spesso dai procuratori.

 

Le parole di Bonan su Corvino e Sartori

 

Mi limito a osservare quanto il calciomercato sia finito ormai completamente nelle mani dei procuratori, i quali indirizzano la fantasia, in certi casi secca, senz’acqua, come d’estate, dove gli pare a loro. Quella fantasia che galoppa verso territori senza confini, basta che ci sia parecchio denaro da guadagnare. Ci sono club interamente affiliati a un singolo agente, con cui si fanno affari (affari?), in nome di presunte amicizie. No, non sono amicizie, sono un sistema, un modo molto comodo di fare calcio […].

 

In questo panorama desolante spiccano figure d’altri tempi come il direttore sportivo del Bologna Sartori, l’uomo più silenzioso del mondo. Quello che compra, ma sarebbe meglio dire fa comprare, e difficilmente sbaglia un colpo. Oppure, a Lecce, Pantaleo Corvino, il ds con tanto di portafoglio, il quale, con metodi diversi, compra e vende con l’anima orientale del mercante dentro il suq che sa di dare poco per ricevere il più possibile. Che Dorgu a trentotto milioni di euro è uno degli affari più clamorosi della storia, tanto che mi par di vederlo, Pantaleo, ridere sotto gli occhiali a forma di pasticciotto

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