Prestanza fisica e buon dribbling per un centravanti di razza: conosciamo assieme Marco Bruhn
LA SCHEDA
Il rafforzamento dell’organico della Primavera del Lecce continua imperterrito anche durante questa sessione di mercato. Così, la formazione di mister Coppitelli si impreziosisce di un giovane attaccante danese: si tratta del 18enne Marco Bruhn, proveniente dal settore giovanile del Nordsjaelland, società danese la cui squadra senior milita nella Superligaen, ovvero il massimo campionato nazionale. Il trasferimento è avvenuto grazie anche all’intermediazione di Pro Athletes, agenzia che cura gli interessi sportivi di Bruhn e che ha già in scuderia un altro elemento della primavera giallorossa: Jeppe Corfitzen.
Nato in Danimarca il 12 Novembre 2004, Marco comincia a giocare a calcio da piccolissimo ed entra a far parte del settore giovanile dei giallorossi delle Tigri Selvagge in tenerissima età. Così come tanti suoi compagni, compie tutta la trafila fino a quando, nella stagione 2018/2019, dopo una parentesi fra i ranghi dell’organico Under 15 (gruppo con il quale disputa un importante torneo a Lione, dando una favorevole impressione di sé e vincendo il premio di ‘miglior attaccante’ della competizione, e con il quale colleziona complessivamente uno score di 41 gol – di cui 5 triplette – e 10 assist), viene selezionato nella formazione Under 17, con la quale debutta l’11 Maggio 2019 nella sfida (vinta per 4-0) contro i pari età dell’AGF, subentrando al 67° a Lyshoj. Fino a quel momento, Bruhn si segnala come un elemento veloce, rapido, dai colpi decisivi, forte di testa e altrettanto pericoloso nel dribbling.
Nell’annata successiva, Bruhn trova maggior spazio nella formazione Under 17, riuscendo a prendere parte a 7 match e realizzando la sua prima rete con la nuova casacca il 23 Novembre 2019, nella sfida pareggiata (grazie alla sua marcatura) in trasferta contro gli omologhi del Randers Freja e qualche giorno dopo la sua firma sul primo contratto importante della carriera. Nel contempo, completa la sua transizione da centrocampista esterno a centravanti puro. E i risultati si vedono.
La stagione 2020/2021, infatti, vede la definitiva esplosione di Marco Bruhn, autore di ben 19 reti in 23 partite con il Nordsjaelland Sub 17, con il picco dell’annata identificato nella sua tripletta decisiva contro l’Horsens: sarà un hat trick che permetterà ai suoi di conquistare una partita difficile, ma dall’esito fondamentale. L’annata si chiude con la conquista della Coppa di Danimarca Under 17.
I tempi sono quindi maturi per un approdo di Marco in Under 19 e ciò avviene durante la stagione 2021/2022: il 28 Agosto 2021, a soli 16 anni, Bruhn esordisce con la selezione giovanile più importante del suo club, guarda caso proprio contro gli stessi Horsens puniti severamente nell’annata precedente. Il ragazzo merita quindi un adeguamento contrattuale, che arriva il 27 Settembre 2021. A fine annata, saranno 5 i gol realizzati (su 24 partite), il primo dei quali messo a segno ai danni del Silkeborg.
La stagione attualmente in corso si apre per Bruhn con delle sensazioni davvero positive, visto che realizza 2 marcature in 6 match (con 326 minuti di gioco effettivi), prima di decollare verso Lecce per il trasferimento più importante della sua carriera fino ad ora. Purtroppo, per Bruhn non è arrivato il momento dell’esordio con la prima squadra del club che lo ha cresciuto.
Il profilo di Marco Bruhn disponibile su Football Manager 2023 parla di una giovane punta, di piede destro e personalità equilibrata, alto 188 centimetri e con un peso forma di 75 chilogrammi. E’ un centravanti che può essere impiegato come uomo d’area totale, come attaccante che pressa e come fulcro del gioco offensivo, ma ha nelle sue corde anche lo spostamento verso la fascia esterna, dato che può essere schierato anche come ala sinistra a piede invertito e attaccante esterno destro, grazie alla sua grande capacità di dribbling, uno dei suoi punti di forza. Gli altri pro che Bruhn può vantare sono da ricercarsi nella sua capacità di ricoprire un paio di ruoli, nel possesso di un discreto ritmo di gioco, nel suo essere equilibrato e normale e nella possibilità di crescere molto in futuro. Di contro, Bruhn deve migliorare le sue capacità decisionali prima di passare oltre e attualmente manca dell’intelligenza calcistica necessaria a livelli superiori.
La qualità migliore di Bruhn è direttamente collegata al valore proprio dell’integrità fisica (13/20); è veloce, agile, determinato, sa muoversi senza la palla, sa colpire di testa, ha un valido dribbling, è un buon finalizzatore e ha dalla sua un bagaglio tecnico soddisfacente. Deve necessariamente crescere, però, sulla forza, sulla resistenza, nelle decisioni e, soprattutto, nella concentrazione.
Bruhn è un ragazzo ambizioso e fedele alla causa. Dotato di un buon grado di sportività, è professionale negli allenamenti, dimostra temperamento anche se non sembra essere particolarmente tagliato per il lavoro di squadra. Poco incline alle controversie e all’eccentricità, Bruhn ha dalla sua una valida dose di coraggio che però, contrariamente alle attese, non lo aiuta particolarmente nei momenti in cui può trovarsi sotto pressione. Senza dubbio, è uno degli aspetti su cui dovrà lavorare – e molto – nel suo prossimo futuro.
L’abilità attuale di Marco Bruhn secondo il videogame manageriale è pari a 43/100 (lo scorso anno era fissata a 30/100, quindi ha visto un favorevole incremento in tal senso), mentre quella potenziale può arrivare a 62/100.
Bruhn è un attaccante che ha grandi doti di opportunismo e sa farsi trovare pronto a ribadire in rete sulle respinte dei difensori avversari o a finalizzare un’azione costruita dalle fasce. Sa muoversi in profondità, sfruttando la lunghezza del campo per poter essere servito sulla corsa. Anche se la sua mole fisica è considerevole, è abbastanza rapido nei movimenti, sia con sia senza la palla. La sua mobilità gli permette di avere l’intero peso dell’attacco della sua squadra sulle spalle e di prodursi in giocate ad alto coefficiente di prolificità.
Bruhn arriva a Lecce ‘sponsorizzato’ da quello che sarà uno dei suoi compagni nel team, ovvero Patrick Dorgu: i due, infatti, hanno militato nello stesso settore giovanile e si conoscono benissimo perchè hanno, di fatto, giocato assieme. Sarà un’amicizia fondamentale per la giovane punta, sia per gli stimoli con i quali affronterà questa nuova avventura, sia per la possibilità di ambientarsi più velocemente fra i ranghi della selezione giovanile salentina. E poi, c’è sempre la strada tracciata dall’altro elemento danese in prima squadra, ormai fondamentale per il gioco di Baroni e carismatico per tutti: Morten Hjulmand. Marco ha quindi tutti gli elementi per consolidare il suo percorso di crescita e affermarsi con la maglia giallorossa, strizzando l’occhio – un giorno, chissà… - ad un possibile futuro in prima squadra. Molto dipende da lui e dalle sue indubbie doti: le carte in regola per crescere, migliorare e diventare un professionista a tutto tondo le ha. Tutte. Il suo motto, non a caso, è ‘Stay hungry, stay humble’.
Velkommen, Marco!