Il consiglio di Sesa: "Dorgu ascoltami, ecco cosa farei io"
L'ex trequartista del Lecce ha voluto dare un consiglio al giovane terzino giallorosso
Ospite all’ottava puntata di Calcio Time, trasmessa sui canali social di EuropaCalcio.it, David Sesa, ex esterno d’attacco e oggi allenatore nella “sua” Svizzera, ha parlato del suo trascorso in Italia e delle sue esperienze con le maglie di Lecce, Napoli e Spal.
Indimenticabili le punizioni che infilava sotto al sette con potenza e precisione, come quella che ha permesso al Lecce di battere l'Inter nella stagione 2000-2001.
L’esperienza vissuta al Napoli
Andare al Napoli fu un sogno, anche se purtroppo non sono riuscito a rendere come a Lecce, era anche un calcio che poco a poco stava cambiando.
Osimhen? Va rispettata la sua volontà: se vuole andare via bisogna accontentarlo. Con Conte ci vuole solo gente motivata. Lukaku ha caratteristiche diverse da Osimhen, ma farebbe molto comodo al Napoli. Chi sarà l’intoccabile di questa nuova squadra partenopea? Se c’è Conte in panchina, nessuno è intoccabile: lui valuta le prestazioni.
La sua esperienze nel Salento
Il mio gol dopo otto secondi? Fu anche fortuna (ride, ndr). Del periodo in Salento conservo tuttora un ricordo bellissimo.
Krstovic? Quest’anno può fare ancora meglio, anche se riconfermarsi non sarà facile perché adesso i difensori avversari lo conoscono di più, non sarà una sorpresa.
Dorgu? Per la sua crescita dico che sarebbe meglio restare un altro anno a Lecce, chiaro che se poi dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile allora il club potrebbe pensare di venderlo. Ma io spero per lui che rimanga un altro anno, gli farebbe molto bene.
Spal e Rovigo
Erano gli ultimi anni della mia carriera. A Ferrara ho conosciuto la Serie C e ho scoperto quanto è difficile quel campionato, merita il massimo rispetto. La città poi è molto bella e io mi ero trovato benissimo.
Anche a Rovigo bel periodo dove mi sono divertito molto. Ricordo anche che stavo iniziando a studiare per prendere il patentino di allenatore.