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Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport, spaziando tra diversi argomenti in un’intervista esclusiva presente tra le pagine della rosea.

CLASSIFICA  - “Guardo avanti, l’obiettivo è crescere curando ogni dettaglio. Non mi aspettavo di avere 40 punti dopo 20 giornate: non era mai successo al Lecce in B, averlo fatto con una squadra così giovane mi rende felice, bravo Baroni e bravi i giocatori. La posizione è ottima ma so che può cambiare: quello che mi piace è il tipo di lavoro che facciamo, quindi ho fiducia.”

ATTACCO E DIFESA - “Il segreto forse è subire pochi gol. Anche l’anno scorso segnavamo tanto, adesso pure ma abbiamo anche la seconda miglior difesa.”

LE RIVALI - “Ci sono squadre più attrezzate di noi, con nomi importanti, anche dopo questo mercato. Ci sono proprietà che hanno investito molto nonostante la crisi. Noi seguiamo una politica differente: contenimento dei costi, più valore al club con giovani di proprietà e squadra competitiva. Tutti obiettivi centrati. Fondamentale il lavoro di Corvino, che sta vivendo una seconda giovinezza, e di Trinchera, che è destinato a diventare il suo erede.
Io guardo a casa mia e penso che la Serie B debba essere un campionato giovane e non si deve snaturare.”

LA SOCIETÀ - “Siamo cinque soci e abbiamo fatto grandi sacrifici. Per avere basi solide bisogna dare valore al club con i giovani di proprietà, per non costringere i soci ogni anno a dover ripianare.”

SCORSA STAGIONE - “Abbiamo buttato la promozione alle ortiche, avevamo la A in tasca. Giocavano sempre gli stessi in un gruppo di 22-23 elementi, cosa che adesso non succede. Lo scorso anno a gennaio arrivarono giocatori visti poco ma che poi hanno dimostrato di essere all’altezza. Quest’anno sono arrivati calciatori che conoscono bene la B.”

VAR - “Le cose sono migliorate molto, ci sono tante polemiche in meno e più trasparenza.”

COVID - “Temo che inciderà, ma con le regole che abbiamo messo e con le ASL disciplinate siamo tutti nelle stesse condizioni. L’importante è che i club siano rigorosi nei controlli.”

IL CALENDARIO - “È delicatissimo, bisogna avere una rosa ampia ed è quello che abbiamo fatto, sia per gli impegni ravvicinati che per il rischio di avere qualche positivo.”

STADI - “Il Lecce credo sia il club più penalizzato, i numeri dicono che avevamo la media più alta di pubblico. Ci perdiamo in termini economici e anche come sostegno.”

RISTORI DALLO STATO - “È allucinante vedere altri settori dello spettacolo ottenerne e il calcio no, malgrado il gettito fiscale. È anche vero che le società devono avere una condotta più coerente: se si spende e spande, come si fa a chiedere ristori?”

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