Tre rapinatori del centro storico di Lecce colpiti da provvedimenti restrittivi
La Polizia di Stato ha notificato il D.A.CUR e l’avviso orale a tre soggetti coinvolti in una rapina violenta avvenuta il 7 ottobre in Piazzetta Santa Chiara
Lecce - La Polizia di Stato ha messo a segno un importante colpo nella lotta alla mala movida che infesta il centro storico della città di Lecce. A seguito delle indagini per identificare i responsabili di una rapina violenta avvenuta il 7 ottobre scorso in Piazzetta Vittorio Emanuele II, nota come Piazzetta Santa Chiara, ai danni di un giovane che riportava gravi lesioni, sono stati individuati e raggiunti da provvedimenti restrittivi tre soggetti, già noti alle forze dell’ordine per vari reati.
I tre rapinatori, due di 18 anni e uno di 19 anni, sono stati destinatari del provvedimento del D.A.CUR (Divieto di Accedere alle Cure Urbane), che li vieta di accedere e stazionare presso gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, ubicati nel centro storico di Lecce, per un periodo di 18 mesi per due di loro e 15 mesi per il terzo. Inoltre, due dei tre sono stati sottoposti anche al provvedimento dell’avviso orale, con il quale il questore di Lecce li ha intimati formalmente a tenere una condotta conforme alla legge.
Si tratta di un’azione mirata e dissuasiva da parte della Polizia di Stato, che ha intensificato i servizi di controllo del territorio nelle zone del centro storico più frequentate dalla movida, al fine di garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini e dei turisti.
Cosa è il D.A.CUR
Il D.A.CUR è l’acronimo di Divieto di Accedere alle Cure Urbane, un provvedimento amministrativo che vieta a determinate persone di frequentare alcune zone della città, in particolare quelle dove si svolge la movida, per prevenire il ripetersi di reati o disturbi all’ordine pubblico. Il D.A.CUR può essere emesso dal questore di una provincia, su proposta delle forze di polizia, e ha una durata variabile da 6 a 24 mesi.