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E' finito il mercato e la bottiglia di Champagne è rimasta in frigo, ancora da sciabolare, perché quel mercato scoppiettante di cui ci avevano parlato non si è mai realizzato. Il dispiacere per non aver visto tramutato in denaro tutto il lavoro fatto in questi ultimi tre anni è tanto, anche se poter avere ancora tra le proprie braccia Gabriel, Lucioni, Mancosu e Falco è roba da ricchi del Billionaire. Il discorso è che il periodo storico-economico in cui viviamo è talmente arido che quelli che noi consideriamo pezzi pregiati in realtà non sono fatti d'oro, ma d'argento placcato. Insomma sono pregiati, ma non abbastanza da poter scatenare un'asta. Basti pensare che Petriccione, quello che da molti era ritenuto il nuovo Pirlo, più forte di Tonali, è stato venduto alla modica cifra dell'attuale ingaggio di Tonali al netto. Quelli non pregiati non ne parliamo. La lista qui è lunghissima (Benzar, Rispoli, Vera, Riccardi, Milli, Tsonev, Shakhov, Saraniti) e la magra consolazione è rappresentata dal risparmio del loro ingaggio. Perché poi sono stati calcati a forza da Corvino alle squadre di destinazione con formule che vanno bene quando i giocatori vengono da noi, non quando devono partire. Insomma, gli ultimi tre anni sono stati un salasso economico che, al momento, visto che i quattro su citati non sono stati ancora ceduti, non ha prodotto plusvalenze con cui poter gongolare da oggi fino al duemilaetanto. Una situazione che ha influenzato dichiaratamente anche questa sessione di mercato che è stata penalizzata anche dalla mancanza del paracadute offerto dalla Lega in quanto Sky non ha ancora versato l'ultima rata dei diritti TV. Corvino ha rivoluzionato la Rosa, ingaggiando a titolo definitivo o temporaneo con opzione diversi calciatori, tenendo in mente sempre l'obiettivo della patrimonializzazione attraverso quel metodo di cottura a lui tanto caro: la frittura con l'acqua. La speranza allora è che i giovani arrivati nelle ultime ore del mercato siano comunque croccanti e consentano in un futuro prossimo di far respirare, finalmente, i conti correnti dei Soci.
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