Berisha multitasking: nel centrocampo di Gotti può giocare ovunque

Da regista davanti alla difesa, per impostare il gioco e rappresentare uno schermo per la retroguardia giallorossa; da mezz’ala d’inserimento in un ipotetico 433, capace di infilarsi tra le maglie avversarie e concludere a rete, provando a segnare il suo primo gol da professionista con la maglia del Lecce; infine, da trequartista nel 4231 immaginato da Luca Gotti, come a Napoli nell’ultima giornata, anche perché ha i colpi e la qualità per realizzare l’ultimo passaggio, quello che mette in porta l’attaccante.

Tutti i ruoli di Medon 

Medon Berisha può giocare ovunque nel centrocampo del nuovo Lecce e questo le rende un giocatore prezioso, duttile, capace di interpretare diversi ruoli tutti con la stessa qualità di rendimento.

Lo scorso anno il giovane centrocampista albanese ha assaporato la massima serie, giocando soprattutto nel finale di stagione, in alcune partite fondamentali ed in altre nelle quali la posta in palio non era più decisiva per la salvezza del Lecce. 

Crescita continua 

Il classe 2003 è cresciuto parecchio dal punto di vista fisico, adeguandosi al contesto Serie A, nel quale non basta soltanto possedere tecnica sopraffina e visione di gioco. 

Deve ancora maturare nelle scelte e nella gestione del pallone ma siamo certi che anche l’esperienza tedesca – Berisha è stato convocato dal c.t. albanese per Euro 2024 ed ha esordito nella competizione – gli abbia permesso di acquisire maggiore esperienza e consapevolezza nei propri mezzi.

Il Lecce punta su di lui già per la prossima stagione. La concorrenza a centrocampo è tanta ma la possibilità di svolgere più ruoli è un suo punto di forza da tenere in assoluta considerazione. Di sicuro, Berisha avrà lo spazio per esprimersi e dovrà giocare al meglio le sue carte per scalare le gerarchie e diventare sempre più importante per questo Lecce.

Futuro e carta d’identità sono dalla sua parte: adesso tocca a lui non sprecare questa occasione.