Determinazione, abilità nelle uscite e bravura nel parare i rigori: ecco chi è Alessandro Plizzari
LA SCHEDA
Per sopperire alla ‘mancanza’ di Bleve, fermo ai box per diverse settimane a causa di un infortunio muscolare, il Lecce ha scelto il secondo portiere per questo girone di ritorno che potrebbe concludersi con un epilogo felice: si tratta di Alessandro Plizzari, estremo difensore classe 2000, il quale arriverà dal Milancon ogni probabilità con la formula del prestito secco.
Su di lui si è detto molto, soprattutto all’inizio della sua carriera: descritto come uno dei migliori talenti giovanili degli ultimi anni, in un ruolo delicato ma importantissimo come quello del portiere, deve le alte aspettative grazie ad una costante crescita, iniziata dai primi calci e continuata negli anni fino all’approdo al professionismo.
Originario del quartiere di San Berardino di Crema, Plizzari nasce calcisticamente nel Castelnuovo, polisportiva della cittadina lombarda. Qui, durante un torneo organizzato per Natale, viene visionato dagli scout del Milan e viene invitato ad allenarsi nei pulcini della società satellite del Vismara, fino ad approdare definitivamente alla società rossonera all’età di soli 6 anni. Nel corso della sua carriera giovanile, la sua crescita prosegue con costanza e risultati importanti, in tutte le categorie: Plizzari riesce a ritagliarsi progressivamente sempre più spazio tra le fila dei rossoneri, destando le attenzioni dello staff milanista, dal responsabile Filippo Galli ai suoi mister, ma anche di tanti addetti ai lavori e dello staff azzurro, diventando assoluto protagonista della Nazionale Under 15 di Antonio Rocca e di quella Under 16 del c.t. Zoratto. Viene quindi richiesto da Christian Brocchi per fare il ‘salto’ nella Primavera con ben 3 anni di anticipo sull’età prevista e diventa subito titolare delle chiavi della porta dei rossoneri. Ciò gli consente di avere una vetrina interessante anche in ottica prima squadra, la quale non fa attendere molto la sua prima convocazione: per la stagione 2016-2017 viene aggregato al Milan dei grandi e diventa il primo ‘millennial’ di sempre ad essere convocato per una partita della Serie A.
Nel frattempo, fa tutta la trafila nelle nazionali giovanili dell’Italia, saltando di fatto una grossa fetta di percorso nell'Under 17 (comunque impreziosita da 7 presenze) per diventare il secondo estremo difensore prima nell’Under 19 di Roberto Baronio (14 i caps totali), poi in Under 20. Al Mondiale di categoria di fine maggio 2017, soppianta il titolare Zaccagno - riserva della Pro Vercelli in B, ma più vecchio di tre anni – grazie ad un’intuizione del c.t. Chicco Evani, che dopo l'eliminazione in semifinale con l'Inghilterra lo fa debuttare nella finale per il terzo posto contro l'Uruguay. L'Italia non parte favorita, ma Plizzari difende lo 0-0 fino al 90', poi si esalta ai rigori da protagonista assoluto, parandone 2 su 3.
L’attenzione delle big europee su di lui si era già palesata in tempi non sospetti: a gennaio 2017 – dopo la vittoria, anche sua, della Supercoppa Italiana ai danni della Juventus - è il Manchester City a presentarsi con due milioni di euro per rilevare il suo cartellino, ma il club rossonero rifiuta, credendo che possa formare una ‘batteria’ di portieri di assoluto livello, soprattutto in prospettiva futura, assieme ad un certo Gianluigi Donnarumma.
Arriva il momento di andare in prestito per crescere: si accasa quindi alla Ternana il 4 Luglio 2017. Due mesi più tardi, a 17 anni, fa il suo esordio tra i professionisti, in occasione della partita di Coppa Italia persa contro il Trapani per 0-1, offrendo una buona prestazione. Venti giorni dopo debutta nella serie cadetta, nel pareggio casalingo contro l'Empoli. Nel mese di ottobre subisce la frattura di un dito del piede sinistro, patendo tre settimane di stop forzato e dando la possibilità di emergere al suo compagno di reparto, che tutti a Lecce conoscono e che per una strana ironia della sorte è lo stesso elemento di cui prenderà il posto in giallorosso: parliamo di Marco Bleve. A fine stagione, il bottino è di 19 presenze in campionato (ma ben 39 reti subite), in una campionato che vede la squadra umbra retrocedere in Serie C, piazzandosi all'ultimo posto in classifica. Lui però si segnala per la sua esplosività fra i pali, per il suo timing nelle uscite sulle palle basse e, soprattutto, per la determinazione che non sembra essere quella di un ragazzino ancora minorenne. L’epilogo dell’annata sportiva è suggellato da un grande traguardo: il 19 maggio 2018, infatti, riceve la prima convocazione in nazionale Under 21 per le partite amichevoli contro Portogallo e Francia, nelle quali però non viene impiegato.
Torna così al Milan (dopo aver partecipato all’Europeo di categoria con la nazionale Under 19 in Luglio, classificatasi seconda dopo la finale persa ai supplementari contro i pari età del Portogallo),
entrando nei ranghi della prima squadra - ma restandone ai margini – come quarto portiere dietro i due fratelli Donnarumma e Reina. All’inizio dell’estate, però, viene convocato come custode dei pali titolare per il campionato mondiale Under 20 in Polonia, chiuso al quarto posto.
Il 1º agosto 2019, Plizzari viene girato in prestito annuale al Livorno in Serie B. Dopo l’esordio in nazionale Under 21 (il 10 settembre 2019, giocando titolare nella gara valida per le qualificazioni all'Europeo 2021 vinta 5-0 contro il Lussemburgo), viene schierato in campo il 5 ottobre 2019 in occasione della partita casalinga persa contro il Chievo. Ottiene 21 presenze in campionato (e subisce 40 reti), ma gli amaranto si posizionano all’ultimo posto in classifica e retrocedono in Serie C con largo anticipo.
Il 21 agosto 2020 viene ufficializzato il suo passaggio in prestito alla Reggina, squadra neo promossa in Serie B. Saranno solo 10 i gettoni di presenza (anche a causa del Covid, contratto ad Ottobre) e 16 i gol subiti. Al termine della stagione fa ritorno al Milan, dove rimane con il ruolo di terzo portiere. Resta fermo per un problema al ginocchio da settembre in poi ed è addirittura costretto ad operarsi a causa di una tendinopatia rotulea cronica bilaterale prima di recuperare e di tornare all’attivo a inizio 2022 e di passare al Lecce alla fine della sessione invernale del mercato di riparazione per la stagione in corso.
Attualmente, Plizzari è il secondo di Marco Carnesecchi nella rosa degli Azzurrini ‘capeggiati’ dal c.t. Nicolato e vanta uno score davvero positivo sui rigori: finora, in carriera (fra presenze di club e nazionali), ne ha parati ben 10 su 29 totali.
Analizzando le statistiche di Plizzari riferite alla stagione 2020/2021, notiamo che l’estremo difensore cremasco è stato impiegato dalla Reggina in 10 occasioni (9 delle quali dal primo minuto), per una media minuti a gara pari a 86. Sebbene abbia subito 1,6 gol a gara, ha comunque fatto vedere appieno le sue potenzialità e le sue peculiarità: ha raggiunto il 100% delle uscite vincenti a partita, è riuscito a toccare quota 61% di parate ed è anche stato in grado di neutralizzare un rigore, ironia della sorte calciato da un ex milanista, Kevin-Prince Boateng, nella sfida Monza-Reggina (terminata 1-0). Ha subito 16 reti (delle quali solo una da fuori area), producendosi in 25 parate e 6 respinte. Purtroppo, ha causato due errori che hanno poi portato alla marcatura degli avversari e ha commesso un fallo da rigore. Due le ammonizioni a lui comminate.
La media voto di Alessandro Plizzari atrribuita da Sofascore per l’annata 2020-2021 è stata pari a 6.61.
Il profilo di Alessandro Plizzari su Football Manager 2022 narra di un portiere di 191 centimetri d’altezza per un peso forma di 73 chili. E’ un calciatore considerato una giovane promessa e di personalità abbastanza determinata. Secondo i parametri del videogame, è considerato attualmente un giocatore ai livelli della Serie C ma che potenzialmente potrà dire la sua nel massimo campionato: ciò è confermato anche dal livello di abilità attuale (53/100) e da quello potenziale (un entusiasmante 74/100). E’ un portiere dalla grande adattabilità ambientale ed è considerato bravo nel bloccare i tiri. Mostra un’ottima fermezza ed ha una crescita prospettiva davvero incoraggiante. Purtroppo, il fatto che riesca a giocare solo con un piede è considerato un ‘contro’ considerevole, oltre alla caratura attuale non eccelsa.
I migliori attributi di Plizzari risiedono nei riflessi, nell’abilità uno contro uno, nella determinazione, nell’agilità e nell’elevazione. Buonissimi gli indicatori per velocità, resistenza, freddezza, intuito, uscite e comunicazione in area, oltre che quelli relativi all’autorità in area e alla presa. Non ha una tecnica eccelsa, così come non sembra avere dei valori sufficienti sui passaggi, sulla tecnica, sull’equilibrio e sulla concentrazione. Ad ogni modo, Plizzari costituisce un must have del videogame manageriale già da diverso tempo: se doveste chiedere di lui a qualsiasi appassionato del gioco, avrete la stessa risposta, ovvero che chiunque lo prenderà per farlo crescere, avrà in casa un autentico campione.
Per Plizzari quella di Lecce sarà un’esperienza – seppur solo di qualche mese, ma chissà cosa riserverà il futuro… - che gli permetterà di crescere e di arricchire il proprio bagaglio tecnico all’ombra di un collega, sempre scuola Milan, come Gabriel (già suo ex compagno di squadra come lo stesso Bleve). E’ vero che si allenerà come estremo difensore di riserva, ma è vero anche che si tratta di un rincalzo di caratura ragguardevole, soprattutto tenendo conto dei suoi ampi margini di miglioramento. Senza dubbio, trovarsi in un team di vertice nel campionato cadetto potrà dargli quella consapevolezza in un percorso di crescita che potrà, un giorno, renderlo un portiere completo, affermato e un punto di riferimento per il ruolo che ricopre, anche negli anni a venire.
Benvenuto, Alessandro!